“Sculli e Mauri non sono orchi, dei banditi, e squadra e dirigenti non hanno dimostrato insofferenza nei loro confronti. C’è dell’allarmismo eccessivo”. Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha risposto così a chi gli chiedeva se ci potranno esseri dei problemi nello spogliatoio per la presenza di Sculli e Mauri, coinvolti nell’inchiesta sul calcioscommesse.
“Non è detto che rientrino – ha comunque precisato Lotito -, ma nessuno all’interno dell’organico ha avuto la sensazione di avere problemi verso questi due calciatori. Bisogna che le cose abbiano un percorso e trovino riscontro dal punto di vista documentale. In Italia stiamo ancora in una condizione democratica, le condanne morali non fanno testo, ci sono tre gradi di giudizio”.
Il numero uno biancoceleste ha ostentato quindi tranquillità per il possibile coinvolgimento del suo club, per responsabilità oggettiva. “Io non faccio l’avvocato – le sue parole -, ma noi siamo al di fuori di ogni cosa. Da quanto emerge, credo ci sia stato un allarmismo eccessivo, non parliamo di orchi visti male dagli altri compagni. Di banditi. Poi la storia dirà chi ha avuto ragione”