(A. Angeloni) – Nicolas Burdisso c’è, Leandro Castan arriverà a breve e ieri si è congedato ufficialmente dal Corinthians. Il Bandito (così viene chiamato l’argentino) e il Campione (questo Sabatini si augura diventi il brasiliano) sono ormai una coppia. Una coppia in divenire. Uno reduce da un infortunio terribile al ginocchio, data 16 novembre 2011 durante l’amichevole Argentina-Colombia, l’altro reduce dalla vittoria della coppa Libertadores. Un destro e un mancino, un duo perfetto, verrebbe da dire. Due dominanti.
Burdisso è il leader che la Roma ha perso e ritrovato quest’anno: s’è presentato in tiro già sufficientemente allenato, con grandi propositi di rivincita per se stesso e per la Roma. «Ho lavorato tanto e finalmente sono pronto, ho grandi aspettative», le parole di Nicolas di qualche giorno fa. Leader in campo e negli spogliatoi, uno che si fa sentire, decide, parla, determina. Zeman ha bisogno di uno come lui, sperando – al di là dei bei propositi – che torni in campo senza problemi, che non risenta della lunga inattività. Domani l’amichevole con i dilettanti della Val Pusteria sarà per lui una specie di ritorno alla vita, alla normalità. […]
Castan non arriverà ad agosto, si farà vedere un po’ prima, rinunciando a qualche giorno di vacanza. Intanto conferma: «Con la Roma è tutto fatto. Vado via dal Corinthians da vincitore. Sono stato molto felice al Corinthians, ho chiuso vincendo. La vita continua, altrove. Devo approfittare delle situazioni che mi capitano. La Roma sta facendo una scommessa molto grande con me e questo mi ha colpito. Spero di contraccambiare questa in campo».
Dalla scommessa Castan alla scommessa Dodò, che anche ieri è rimasto al palo. Al ragazzino brasiliano, reduce da una rottura del crociato sinistro e tra l’altro attualmente ha una riduzione della coscia del 25 per cento, i medici gli avevano proibito (e soprattutto era stato proibito alla Roma) di evitargli il lavoro con il gruppo, ma che avrebbe dovuto fare in questo periodo solo corsa leggera. Ma tutto questo non è stato fatto e i medici si sono infuriati e Dodò ora ha un ginocchio gonfio. Dal campo: ieri mattinata di lavoro sul fondo (7600 metri), pomeriggio lavoro con i sacchi, addominali, poi miracolosamente è comparso il pallone: torello con le mani (a un rimbalzo) e classico, con i piedi, con Zeman che urlava «muovetevi». Osvaldo salta l’ultima parte di allenamento: lombalgia.[…]