(S. CARINA) – Più che una tragedia, quella di Tachtsidis rischia diventare una telenovela… greca. Da giorni Roma e Genoa sono d’accordo sul trasferimento in comproprietà del centrocampista, al punto che anche ieri il ds rossoblù Lo Monaco ha dichiarato: «La trattativa per la comproprietà è conclusa, ora si parlerà di una contropartita tecnica». In realtà i due club sono giorni che ne parlano ma non trovano l’intesa. Il Genoa ha chiesto la metà di Piscitella, che però la Roma non vuole cedere perché il ragazzo sarebbe poi utilizzato nella trattativa per Destro, quando (e se) la società del presidente Preziosi riscatterà l’attaccante dal Siena.
L’alternativa rimane Bertolacci (o Greco) ma il centrocampista, in scadenza nel 2013, deve prima rinnovare con la Roma. Discorso analogo, almeno nei tempi, per Bradley. Lo statunitense ha addirittura effettuato le visite mediche ma in questo caso il Chievo, dopo aver dato l’ok per 3,4 milioni e la metà di Stoian, chiede anche il prestito di Greco che però preferirebbe come destinazione Genova. Come se non bastasse, c’è anche una questione legata ai premi della passata stagione che il Chievo vorrebbe pagasse la Roma. Sia Bradley che Tachtsidis vestiranno comunque (a breve) la maglia giallorossa.
Crescenzi, invece, passa in prestito al Catania. Capitolo Uvini: prima della partenza per le vacanze (17 giugno), Zeman aveva dato il suo ok all’operazione. La valutazione, già all’epoca, era di 3,1 milioni. In Ucraina lo Shakhtar Donetsk è pronto ad offrirli, garantendo al ragazzo un ingaggio annuale di 360mila euro. Per ora, la Roma ha proposto un prestito oneroso con diritto di riscatto. Offerta che è stata rifiutata dal San Paolo.