(G. Piacentini) – Con pace sancita a favore delle telecamere, quelle «amiche » di Roma Channel. Dopo il botta («Senza campioni non si vince»,il grido d’allarme del capitano) e risposta («Da lui mi sarei aspettato altre parole », la replica del dirigente) degli ultimi giorni, ieri mattina nel ritiro di Riscone di Brunico è andato in scena l’incontro chiarificatore. Un confronto di pochi minuti: Totti – che nell’allenamento di ieri pomeriggio è stato provato al centro del tridente completato da Osvaldo e Lamela – ha ribadito di aver parlato per il bene della squadra e perché ha voglia di vincere qualcosa di importante prima della fine della sua carriera. Sabatini ha risposto di aver compreso il senso delle sue dichiarazioni, gli ha ribadito che non sarà mai lui il problema della Roma ma è rimasto sorpreso dal clamore che tutta la vicenda ha suscitato. Di rassicurazioni, però, neanche l’ombra. Perché il d.s., che nel pomeriggio è ripartito in direzione Roma (in serata è arrivato Franco Baldini), sta attraversando un momento di difficoltà. Il problema è che il mercato della Roma è in una fase di completo stallo – l’unica operazione in dirittura d’arrivo è quella che riguarda Jung, difensore dell’Eintracht di Francoforte che arriverà in prestito oneroso (1 milione e 500 mila euro) con diritto di riscatto obbligatorio fissato a 4 milioni – e questo rende tutti nervosi: Totti e Sabatini in primis, ma anche Zeman che vuole avere a disposizione il prima possibile la rosa che dovrà allenare durante la stagione. Al tecnico boemo era stato promesso l’arrivo in ritiro di Bradley e Tachtsidis, giocatori che si sono già sottoposti alle visite mediche ma che non sono stati ancora ufficializzati.L’americano si sta allenando con il Chievo da alcuni giorni, il greco è nella capitale in attesa di una chiamata per volare a Riscone. Entrambe le operazioni sono bloccate dai rifiuti di Bertolacci e Greco di accettare rispettivamente il Genoa e il Chievo: una situazione di empasse, che rischia di prolungarsi ancora almeno fino alla fine di questa settimana, termine entro il quale Sabatini conta di riuscire a sbloccare la situazione. A peggiorare le cose, e a bloccare ulteriormente il mercato in entrata, ci sono i giocatori in esubero: il caso Borriello, che nei giorni scorsi ha avuto un chiarimento con i tifosi che lo contestavano, ha movimentato i primi giorni di ritiro. La sua partenza sarebbe una boccata d’ossigeno per i conti – oltre ai soldi incassati per il cartellino, la Roma risparmierebbe 16.2milioni di euro di ingaggio per i prossimi tre anni – della società, come quelle di Pizarro, Perrotta, Simplicio e Juan, tutti calciatori con stipendi «top».
In aiuto del d.s., però, dovrebbe arrivare il Liverpool: la trattativa per la cessione ai Reds di Fabio Borini è in fase avanzata. C’è ancora un po’ di differenza tra la richiesta della Roma (15 milioni) e l’offerta (12 milioni), ma l’operazione andrà in porto a metà strada (magari con l’inserimento di alcuni bonus) per la felicità di tutti, compreso Borini che ha una gran voglia di tornare a giocare in Premier League per ritrovare Brendan Rodgers, allenatore che lo ha valorizzato allo Swansea.