Reduce da un gravissimo infortunio al ginocchio sinistro che lo ha costretto a saltare praticamente l’intera stagione, Nico Burdisso non vede l’ora di tornare in campo per cancellare entrambi i ricordi negativi. L’argentino è deciso, chiaro come sempre, si vuole riprendere quel ruolo di leader della difesa, lasciato vagante per quasi un’intera stagione.«Siamo la Roma, una grande squadra e dobbiamo pensare a vincere. Non possiamo più sbagliare come lo scorso anno, vogliamo tornare protagonisti», le parole di Burdisso dal ritiro di Riscone di Brunico. «Penso che questa Roma può crescere tanto, come nessun’altra squadra. Forse non siamo al livello dei campioni d’Italia della Juventus o come il Milan che ha lottato per lo scudetto, però credo che abbiamo una squadra forte e tanti giovani che possono crescere e fare il salto di qualità». Per Burdisso a dare alla Roma una marcia in più saranno le giovani leve: «Nessuno ha i ragazzi e le prospettive di crescita che ha la Roma. Vogliamo vivere un anno da protagonisti, arrivare ad aprile-maggio ancora con la possibilità di vincere scudetto e Coppa Italia».
IL MESSAGGERO È tornato il leader Burdisso: “Quest’anno è vietato sbagliare”
Per riuscirci però servirà un deciso cambiamento di rotta rispetto al recente passato, noioso da un punto di vista del gioco. «Siamo consapevoli che dobbiamo tutti dare di più per arrivare fino in fondo con la possibilità di vincere. L’anno scorso abbiamo sbagliato tanto, in campo e fuori. Forse non abbiamo capito bene il calcio che voleva fare Luis Enrique, quel calcio offensivo, quel calcio alla ricerca sempre del pressing. Forse non siamo stati all’altezza di quello che chiedeva lui».Il calcio dell’asturiano, però, ormai fa parte del passato, il presente sui chiama Zeman. «È un grande allenatore, lavora sulle gambe e sulla testa dei calciatori».
«Il ginocchio? È guarito e le sensazioni sono positive. Certo un ritiro così forte e intenso non l’avevo mai fatto», ha confessato Burdisso, che ha speriemntato i famigerati gradoni, immancabili nei ritiri del tecnico boemo. Una preparazione che sta vedendo protagonista il suo connazionale Erik Lamela. «Il prossimo deve essere il suo anno – ha concluso il difensore argentino scommettendo sul giovane connazionale – e anche di Osvaldo. Entrambi sanno che questo è l’anno in cui devono far vedere le loro qualità per aiutarci a non ripetere un’altra stagione di transizione».