(A.Ghiacci) – Il ritorno a Roma di Zeman ha aperto il dibattito. Chiariamo subito: il discorso, a seconda dei punti di vista, andrà avanti ancora per molto tempo, almeno per altri quaranta giorni, fino alle prime partite ufficiali, vale a dire all’inizio del prossimo campionato. Solo allora si potrà capire con maggiore chiarezza quale sarà la posizione di Francesco Totti nella nuova Roma. Nuova, sì. Ma con un disegno già visto: il 4-3-3 del tecnico boemo. L’ultima volta, tredici anni fa, il 23enne Totti faceva l’esterno sinistro d’attacco: da giovane forte diventò campione. Oggi, campione affermato e da gestire, può ricoprire almeno due ruoli (…)
INTERMEDIO Tutte le considerazioni partono dall’ultimo test della nuova Roma: martedì sera a Vienna il capitano giallorosso, partendo dalla posizione di esterno, si è ritrovato in più di un’occasione a fare il centrocampista puro, intermedio, quella che una volta si chiamava mezzala. La certezza: Totti può fare tutto. Il dibattito: dove può dare il meglio? Nessuna indicazione chiara finora, solo le parole di Totti stesso, pronunciate qualche giorno fa da Riscone: «Esterno? E’ dura, non ho le caratteristiche per fare i tagli e le sovrapposizioni che chiede Zeman. Nulla per ora è definitivo, sono a disposizione» . Che ne pensa Zeman? Dopo averlo sostituito e pungolato nel secondo test stagionale a Riscone contro i romeni del Gaz Metan ( «bisogna stringere i denti» ), l’ha elogiato due giorni fa: «Meglio di tredici anni fa!» . Un’altra certezza: il rapporto tra i due, fatto di stima, rispetto e affetto, farà la differenza. I discorsi tra loro sono quelli di chi sa, di chi capisce di calcio: possono divergere i punti di vista, ma l’asse Zeman-Totti è quello su cui si baserà la prossima Roma.
MOVIMENTI Ormai Totti gioca “alla Totti”. Anche quando fa il portiere nelle partite di beneficenza (il 23 maggio scorso a Palermo) si vede che si tratta di un campione, uno che legge con largo anticipo qualsiasi situazione tecnico-tattica. Quella del portiere è chiaramente una piccola provocazione. Tornando seri: Totti dove giocherà? Può fare senza dubbio il terminale offensivo, il centravanti: in questo caso interpreterebbe la posizione non tanto da bomber, quanto da assist-man, altro compito che Totti svolge ancora a meraviglia. Dal centro poi, il numero dieci giallorosso potrebbe incrementare il suo personale bottino di gol (per ora con 215 reti è il quinto marcatore di sempre in serie A). Se invece dovesse essere impiegato da esterno offensivo, ala sinistra come la prima volta con Zeman, Totti si ritroverebbe spesso e volentieri a giocare a metà campo. Per due motivi: sia perché l’esterno offensivo del 4-3-3 zemaniano inverte spesso la posizione con l’intermedio dello stesso lato, tra sovrapposizioni e tagli, tipici e costanti in quel tipo di calcio, e sia perché il capitano della Roma ormai gioca con un raggio d’azione “a tutto campo”, leggendo la partita “ad ampio raggio”.(…)
TATTICA Difficile pensare che ciò possa accadere anche con Zeman, nel gioco del quale ognuno ha compiti ben precisi. E difficile è altresì capire bene oggi, con una Roma ancora in fase embrionale, cosa sarà del ruolo del capitano. Ciò che appare sicuro è che Totti ancora oggi può fare la differenza: in termini di gioco, di idee, di assist e di gol. Di tutto, insomma.