Stefano Guberti è uno dei quaranticinque tesserati deferiti nel primo filone di indagini per il calcioscommesse. L’esterno, di proprietà della Roma anche se non convocato per la tournée americana, è coinvolto nello scandalo per la presunta combine tra Bari e Sampdoria. Intervistato da Il Corriere Mercantile, Guberti si difende: “Proverò la mia innocenza. Chiedo di non essere giudicato per quello che si legge sui giornali. Lotterò sino alla fine per dimostrare che non c’entro nulla. Al processo porterò nuove prove e come testimoni chi era presente all’incontro. Non avrei mai potuto fare uno sgarro alla Sampdoria, è una società che avrà sempre un posto nel mio cuore. Ho fiducia negli organi di giustizia sportiva anche alla luce del lavoro svolto. Penso che il deferimento sia un atto dovuto ma dimostrerò che in questa vicenda Guberti non c’entra nulla e poi mi sembra che Masiello abbia spesso cambiato la sua versione in questi mesi”.
Il giocatore, infine, racconta del suo viaggio a Bari: “Sono sceso in Puglia la settimana precedente la gara per ricambiare la visita al mio amico Aldo Guarino. Ho incontrato Masiello per caso e abbiamo scherzato sulla partita. Gli ho ricordato che all’andata avevamo vinto e così sarebbe stato anche al ritorno. Gli ho pure detto che dopo la doppietta di Marassi mi sarei ripetuto anche a Bari, come di solito si fa tra ex compagni. Non abbiamo mai parlato di soldi”.
Fonte: Il Corriere Mercantile