(M. CECCHINI) – Un centimetro d’altezza li separa, un bagaglio di sogni li avvicina. In questo precampionato vissuto soltanto nel segno della vittoria (6 su 6 match), il Bojanritrovato — andato a segno anche venerdì contro El Salvador — nell’immaginario dell’universo zemaniano si avvicina a un campione che proprio col boemo ha costruito le sue fortune: Beppe Signori. Certo, l’ex azzurro era mancino e aveva più tiro, mentre lo spagnolo è destro e ha più dribbling, però fisico e duttilità tattica li avvicinano, oltre alla vocazione del gol che l’ex del Barcellonacon l’allenatore boemo conta di riscoprire in attesa di decidere il suo futuro a fine stagione: ritorno al Barcellona (probabile) o permanenza in giallorosso al prezzo di 40 milioni (salvo sconti).
Bojan &Tachtsidis «Sto bene e sono sempre più felice di essere alla Roma — dice Bojan ai microfoni di Espn — Stiamo lavorando duramente, ma sono convinto che in questa stagione ci potremo togliere tante soddisfazioni. E personalmente spero di segnare tanto». Lo spera anche Zeman, che contro El Salvador ha affrontato il primo match — fra invasione di campo e lanci di bottigliette dagli spalti — con scarse connotazioni «amichevoli». Non a caso l’espulsione di Tachtsidis, causata da una reazione isterica a un testata (non vista) di Figueroa, è stata al centro della discussione del post-partita. «Il ragazzo ha chiesto scusa — spiega il boemo — L’arbitro comunque ha preso una brutta decisione. Quando uno prende una testata capita che reagisca male. Io al posto suo mi coricavo per terra e piangevo…».
Si fa sul serio Comunque il test a Zeman non è dispiaciuto. «È stata una partita vera, e siamo pronti ad affrontare anche squadre che giocano duro. Il bilancio finora è buono, ma visto che siamo in preparazione non potevamo fare di meglio. Comunque i risultati sono positivi, spero servano alla squadra per acquistare consapevolezza e carattere. Le vittorie aiutano, confido di andare avanti senza montarci la testa. D’altronde non stiamo ancora bene, ma il mio lavoro è fare in modo che tutti arrivino in condizione tecnica e fisica al momento giusto». E poi conclude sorridendo:«Qui in America ci siamo divertiti, da ora in poi ricominceremo a fare sul serio».
Ecco Destro Proprio vero. Finito lo shopping nelle vie alla moda di Manhattan o le visite alla Statua della Libertà che hanno contrassegnato la giornata di ieri prima dell’imbarco per il volo di ritorno. La Roma è ancora un cantiere aperto, a cui dal primo agosto, alla ripresa della preparazione, si aggiungerà anche Mattia Destro. Impressioni? La sfida per i posti d’attacco è apertissima.