(V. OREGGIA) – Antonio Conte ha patteggiato. Tre mesi di squalifica a partire dal 1° agosto, in maniera da poter tornare in panchina il 1° novembre, in concomitanza con il centoquindicesimo compleanno della Juventus. Quando, mercoledì prossimo, si aprirà il processo per i fatti e i misfatti di Scommessopoli, la posizione dell’allenatore juventino sarà già definita. Anche se ci sono ancora in ballo una decina di giorni (verosimilmente elidibili) tre mesi rappresentano l’obiettivo che si era prefissato il pool di avvocati della difesa prima dell’audizione di Roma. Conte salterà, oltre alla Supercoppa di Pechino (11 agosto), dieci partite di campionato e tre di Champions League, un deficit che in società considerano sostenibile attraverso l’adozione di una soluzione interna: Marco Baroni – il responsabile della Primavera – assai più di Massimo Carrera , collaboratore di campo: il primo è caldeggiato da Beppe Marotta , il secondo dallo stesso Conte. Il quale, per una volta, probabilmente dovrà chinarsi ai voleri del club.
BUONSENSO – La doppia omessa denuncia avrebbe potuto portare a una pena molto più consistente per l’allenatore salentino, che scansando il rischio di un deferimento per illecito si era già tirato fuori da una situazione delicatissima. Al patteggiamento si è arrivati attraverso la via del buonsenso e del compromesso. E’ chiaro che sarebbe stato meglio per Conte, ma non solo, affrontare per intero il giudizio del tribunale sportivo e difendere a spada tratta la propria, dichiarata estraneità alle combine di Siena-Novara e AlbinoLeffe-Siena, però il pericolo di incappare in una squalifica più lunga, con tutte le conseguenze del caso, ha sconsigliato questo tipo di atteggiamento. Patteggiare ha significato circoscrive il danno al minimo e non sconvolgere la stagione dei campioni d’Italia. Conte potrà lavorare ogni giorno a Vinovo, come sempre ha fatto l’anno scorso, ma non potrà sedersi in panchina. In considerazione del fatto che nella prima tranche del campionato ci sono due sfide di vertice (Juventus-Roma e Juventus Napoli) da giocare a Torino, quindi con la possibilità di avere a disposizione un posto “strategico” allo Stadium, il danno sarebbe circoscritto.