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AS ROMA Dopo l’abbuffata è ora delle cessioni, Stekelenburg e Osvaldo per fare cassa

Stekelenburg

(M. Pinci) – Undici nuove acquisti, come lo scorso anno a fine mercato. La Roma, iperattiva sul mercato, adesso però inizia a guardarsi indietro. La rosa extralarge ha già costretto Zeman, in arrivo oggi nel terzo ritiro estivo della squadra, a Irdning in Austria, a lasciare a Roma una bella fetta del gruppo: gli epurati Perrotta Okaka e Pizarro, i partenti Heinzen e José Angel, l’insubordinato Rosi.

20 MILIONI PER UNDICI NUOVI: ORA LE CESSIONI – Un sottogruppo di giocatori che non rientrano nei piani del tecnico, e che la Roma adesso deve piazzare sul mercato. In fondo, i numeri del bilancio estivo di mercato parlano chiaro: un saldo negativo di una ventina di milioni, a fronte degli arrivi di una intera squadra nuova, che potrebbe persino scendere in campo: in porta Svedkauskas, Balzaretti, Piris, Castan e Dodò in difesa, Florenzi, Tachtsidis e Bradley a centrocampo, Lucca, Destro e Marquinho in attacco. Il secondo “undici” integrale innestato in due anni. Per questo, ora, dopo le cessioni di qualche baby (Piscitella, Verre, Stoian, Viviani), gli addii di Juan e Simplicio e la partenza di Borini, gratificata da un incasso di 13,3 milioni, di cui 5,3 però spesi per il riscatto, a Trigoria è arrivato il momento di cedere. I primi a salutare potrebbero essere Heinze e José Angel. Due degli innesti di un anno fa, già bruciati all’aria dell’Olimpico. Il primo sarà lo spagnolo voluto nella capitale da Luis Enrique e scaricato anche dal guru asturiano prima del suo adiòs alla Roma. Il Benfica, indeciso fino all’ultimo se puntare su di lui o sul collaudato Ziegler offerto dalla Juventus, ha virato da un paio di giorni con forza sull’esterno di Gijon. Ceduto l’esperto Capdevila, ecco i soldi per Angel. Che però frena: “So del Benfica, ma voglio continuare a giocare a Roma”, aveva detto poco prima di essere escluso dal viaggio austriaco. Un modo per sollecitare un rilancio dei portoghesi. E un rilancio, ma dal Parma, lo auspica anche Rosi: entro sabato il suo futuro dovrebbe essere definito. Se dall’Emilia migliorassero l’offerta economica, sarebbe più facile per il suo (ex?) agente Davide Lippi convincerlo a firmare. Per Heinze, invece, si è aperta una porta che porta in Grecia, all’Olympiacos (con cui la Roma tratta il laterale Torosidis). Per lui non si è arreso il Bologna, che cerca un’alternativa al (possibile) squalificato Portanova.

IL TOTTENHAM SU STEKELENBURG – Cessioni che però non porteranno in cassa denaro sufficiente a riequilibrare la forbice delle spese. Per questo, a Trigoria l’idea di un nuovo sacrificio, che possa consentire un rientro economico concreto, non è ancora stata scartata. Il Tottenham ha già accennato qualcosa più di un sondaggio per Stekelenburg, e anche l’agente Jansen conferma: “Sappiamo che il Tottenham sta cercando un portiere. E Maarten è uno dei più importanti in Europa”. Un modo elegante per fare uno più uno: ma sul piatto gli inglesi dovrebbero mettere almeno i 6,5 milioni spesi da Sabatini un anno fa. Non certo una cifra da capogiro, e che andrebbe reinvestita – tutta o solo in parte – per un altro numero uno.

OSVALDO IN BILICO, ASPETTANDO UN’OFFERTA – E allora? Allora a consentire di monetizzare, e chiudere affari per le altre posizioni scoperte (un centrale di livello, un esterno destro) potrebbe essere un “big”. Osvaldo, ad esempio: con Destro, in attacco le prime donne sono tante. Chi si opporrebbe a una cessione dell’attaccante italo argentino di fronte a una proposta tra i 13 e i 15 milioni? Il problema, semmai, è che a Trigoria cifre simili non le ha offerte nessuno. Inter e Juventus hanno mosso timidi sondaggi, neanche veri e propri abboccamenti. E lui? Con Baldini i rapporti non sono il massimo, con Totti ottimi. Restare a Roma gli farebbe piacere, ma non chiuderebbe a priori a un trasferimento. Come la Roma. Anche chi l’aveva dichiarato “incedibile”, a giorni, potrebbe dover fare un passo indietro.

Fonte: repubblica.it

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