(A. Catapano) – Chi, se non un greco, poteva farci capire la filosofia della Roma? A Panagiotis Tachtsidis, giovane arrivato dal Peloponneso, sono bastate poche parole. E forse non se n’è neppure reso conto. Lui voleva solo raccontare il primo impatto con Zeman, ma le sue parole, anzi quelle che gli ha rivolto l’allenatore, sono la sintesi migliore della nuova filosofia romanista di ispirazione zemaniana: «Mi ha chiesto se stavo bene, gli ho risposto di sì. E lui mi ha detto: “Allora inizia a correre, ci vediamo davanti”».
Splendido. Uno che ti dice così, ti stuzzica l’orgoglio e ti fa digerire pure le ripetute. A naso, già molto più efficace del «trabajo y sudor» di Luis Enrique che un anno fa aveva ingannato un po’ tutti, ma durò pochissimo. E pure più ampio e lungimirante, il messaggio di Zeman:correre per ritrovarsi davanti. […]
Vedremo. È questione di tempi. Dopo un anno a rincorrere, la Roma li sta azzeccando tutti. È come se a Trigoria avessero sincronizzato gli orologi. La trattativa per Castan lo dimostra: acquistato prima che il prezzo e la concorrenza lievitassero. Magari non sarà il nuovo Aldair, ma è la strategia giusta. Va riconosciuto a questa Roma.[…]