(M.Calabresi) – Mattia Destro ci ha messo soltanto 11 minuti per mettere il primo timbro, presentandosi ai tifosi della Roma nel modo che gli riesce meglio: segnando. Chiariamolo subito: davanti non c’era il Liverpool affrontato a Boston e neppure il Catania, che terrà a battesimo il campionato giallorosso tra tre settimane, ma soltanto la rappresentativa locale della Stiria. Almeno nei movimenti, però, l’intesa tra Destro e Totti sembra già a buon punto, così come la condizione fisica dell’ex bomber del Siena. Segna una doppietta, Destro, (il primo gol in diagonale, il secondo saltando anche il portiere e mettendo in rete a porta vuota) nel 13-0 con cui la Roma liquida la pratica a Irdning.
BENE BALZARETTI — Dopo le sfide americane con Zaglebie Lubin, Reds e i ruvidi della Nazionale di El Salvador, il livello dell’avversario è tornato quello del ritiro di Riscone. Ma è la Roma a crescere: negli schemi, sempre più vicini alle idee “verticali” di Zeman, ma anche nella condizione fisica. Smaltite le ripetute e i gradoni – che il boemo ha comunque riproposto anche in questi giorni –, le gambe dei giallorossi hanno alzato i giri e, nonostante la rivoluzione messa in atto da Sabatini sul mercato, anche i nuovi sembrano già inseriti. Giudizio rimandato ai prossimi impegni per Piris, decisamente più timido rispetto a Balzaretti, che debutta (in una difesa con Burdisso e Castan in mezzo), corre su e giù per la fascia sinistra e trova pure il gol con un tuffo di testa su assist di Destro. Ad aprire le marcature, però, è un Francesco Totti impiegato ancora una volta da esterno, con Destro al centro e Nico Lopez a destra.
GOLEADA — Con i 13 di oggi, fanno 34 gol in sette amichevoli: segnano ancora Pjanic e due volte Osvaldo, ora capocannoniere estivo con cinque reti, ma vanno in gol anche Nico Lopez e Florenzi (nel primo tempo), un ottimo Lamela (tripletta) e Marquinho nella ripresa. Stekelenburg, invece, nel primo tempo deve impegnarsi per deviare una conclusione di Eimer, mentre Lobont nella ripresa è assolutamente inoperoso. Per loro arriveranno domeniche più dure, ma la sensazione è che, con quelli là davanti, lo saranno anche per i portieri.
Fonte: Gazzetta.it