(B. Tucci) – Un film già visto. Zeman contro la Juventus; la Juventus contro Zeman. Il boemo ironizza sul numero di scudetti e allude alla squalifica di Conte; Marotta gli risponde a tono. Un vecchio ritornello. A chi giova? A nessuno. O forse solo a coloro a cui piace la polemica ad ogni costo. Se fossi stato Zeman avrei evitato di toccare argomenti del genere. È bene essere superiori e non andarsi a cacciare in discussioni che non portano a niente. Vede, signor Zdenek, i tifosi hanno una gran voglia di divertirsi quest’anno. Ne hanno passate di cotte e di crude sotto il regno di Luis Enrique.[…]
Ecco perché si aspettano da Zeman una rivoluzione piena, una squadra che dia spettacolo e segni tanti gol. Le parole al vento e i battibecchi da bar non incantano più nessuno e lasciano il tempo che trovano. È sul campo che la Roma deve dimostrare il suo valore. Allora sì, che si potrà essere ironici e sarcastici. Magari mostrando con le dita i gol che sono stati segnati a Buffon e far scrivere alla critica di tutta Italia che questa squadra può ambire in alto. Non è con questo che io voglia interloquire e biasimarla per le recenti battute sulla Juventus. Ognuno è libero di dire quel che pensa. Però, mi creda, sarebbe stato meglio evitarlo in piena estate. […]