(R. Maida) –Proiezioni inconfessabili. E’ faticoso pensare a una successione di De Rossi, sia per il profilo del giocatore che per l’aspetto romantico della vicenda: la Roma perderebbe un’icona insostituibile, il calcio italiano un altro campione. Però nei mesi scorsi la coppiaBaldini-Sabatini ha analizzato il mercato per combattere l’emergenza, nel momento in cui la trattativa per il rinnovo contrattuale si era incagliata. E allora, è possibile immaginare come si muoverebbe la Roma nell’ipotesi meno auspicabile. I nomi individuati per raccogliere l’eredità erano due: Fernando del Porto (classe ‘87) e Sandro del Tottenham (’89). Sono due registi brasiliani, dotati di ottima tecnica, e hanno il passaporto comunitario: potrebbero dunque essere ingaggiati subito, sempre che le rispettive società accettino di venderli (il costo non sarebbe inferiore ai dieci milioni l’uno).
ROTTA – Ma non è detto che la Roma vada a cercare un regista, in caso di addio di De Rossi. Perché Zeman ha già a disposizione il gigante greco Tachtsidis, che ha indicato come un futuro campione, e perché in caso di necessità Bradley potrebbe essere utilizzato nella posizione di playmaker. Se le circostanze del mercato lo suggerissero, il centrocampista scelto potrebbe avere caratteristiche diverse. Ad esempio quelle da pirata incursore del belga Witsel: il Benfica lo aveva promesso al Real Madrid ma Mourinho ha appena preso Modric dal Tottenham. Witsel potrebbe quindi tornare all’asta ed essere agganciato per 15-20 milioni, sbarcando alla Roma con un anno di ritardo: un’estate fa Sabatini andò vicinissimo all’acquisto ma venne superato all’ultima curva. Per il ruolo di interno, intanto, la Roma si è informata un mese fa su Kuzmanovic, ex Fiorentina ora allo Stoccarda: a un anno dalla scadenza del contratto costa meno di 5 milioni.