(M. Calabresi) – La prima è anche l’ultima. Chi non ha potuto «macinare chilometri e superare ostacoli» come recita uno dei cori storici della Curva Sud, stasera sarà accontentato. Due amichevoli in Alto Adige, tre in Austria (Vienna, poi Irdning e Liezen), tre in America: minimo 600 km per vedere la Roma, forse troppi visti i tempi che corrono. Le città si svuotano di meno: litorale romano preso d’assalto, poche code ai caselli. E allora, cosa c’è di meglio che rispolverare l’amichevole precampionato all’Olimpico?
Entusiasmo La risposta, per la prova generale in vista del debutto in campionato con il Catania di domenica prossima, sarà massiccia, probabile che si arrivi a 35mila presenze: gran bel colpo d’occhio anche a favore di telecamere, visto che la Monte Mario rimarrà chiusa (dove si lavora ancora per le nuove aree ospitalità, pronte per domenica prossima). Neanche paragonabile ai mille di giovedì per la sfida tra Lazio e Malmoe.
Tradizione ritrovata Sette anni dopo, la Roma torna a giocare un’amichevole all’Olimpico prima dell’inizio del campionato (l’ultima fu un Roma-Al Ain del 2005, prima stagione di Spalletti): doveva essere più che un’amichevole anche Roma-Slovan dell’agosto 2011, ma l’incubo vissuto a Bratislava divenne psicodramma prima con il cambio Totti-Okaka, poi con il pareggio di Stepanovsky. Negli ultimi anni si era persa la tradizione: stavolta, invece, la Roma ha fatto addirittura il bis. L’Open Day del 19 luglio e la partita con l’Aris di oggi: di volti nuovi, quel giorno, ce n’erano già parecchi, stasera saranno tre in più, Destro, Balzaretti e Piris, oltre a Daniele De Rossi, a cui lo stadio chissà che accoglienza riserverà. I quattro assenti a luglio verranno chiamati in campo ed entreranno dal boccaporto della Curva Sud, per poi ricongiungersi al gruppo che invece entrerà dalle tradizionali scalette.
Ovazione sicura È bene che Mattia Destro si ricordi della sua «prima» nella sua nuova casa, visto che la prossima partita che giocherà all’Olimpico sarà Roma-Bologna del 16 settembre (per Roma-Catania è squalificato): Zeman, con tutta probabilità, proverà la squadra versione campionato e Destro entrerà nella ripresa, con la possibilità che venga provato anche da esterno… destro. Dove invece correvano Rosi e José Angel, dal 1′ ci saranno Piris e Balzaretti; l’esterno torinese all’Olimpico ci ha già giocato da avversario, quello paraguaiano sarà al debutto assoluto. Si erano allenati con le maglie da gioco nell’Open Day, ma di fatto sarà il giorno dell’esordio anche per Bradley, Castan, Nico Lopez e Dodò, finalmente convocato e quindi pronto a giocare pure qualche minuto. Non ci sarà invece l’infortunato Tachtsidis, a cui incontrare i suoi connazionali non sarebbe dispiaciuto.
Confronto I tifosi troveranno una squadra piena di facce nuove, qualcuna mai vista prima. Rispetto a Roma-Catania del 6 maggio scorso, ultima partita in casa della gestione Luis Enrique, quattro titolari (Kjaer, Heinze, Gago e Borini) non ci sono più. Dei 20 convocati per stasera, invece, soltanto sei erano nella lista di Luis Enrique per Roma-Slovan di un anno fa: Stekelenburg, Lobont, Burdisso, Taddei, Bojan e Totti. Più che una rivoluzione, piazza pulita.