(A. Catapano) Non ci sono più i pienoni di una volta, ma per i tempi che corrono i numeri della Roma fanno comunque un certo effetto. Circa 33 mila paganti — con un incasso di 500 mila euro — per un’amichevole, contro l’Aris di Salonicco, dal tasso tecnico molto discutibile. Di 19 agosto, oltretutto: perché se è vero che non esistono più nemmeno le vacanze di una volta e le grandi città, da qualche anno, non si svuotano mai, era pur sempre la settimana a cavallo di ferragosto. E se in tanti sono corsi all’Olimpico (e qualcuno, dopo ore in fila al botteghino, è tornato a casa mestamente), le cose sono due: non avevano proprio niente altro da fare (difficile), o sono proprio innamorati. Della Roma, of course. Passione che hanno riscoperto grazie a Zeman.
Mi ritorni in mente Sono in corso ampi studi sulla Zemania: strano fenomeno del cuore per cui, tredici anni dopo l’ultimo bacio, basta un appuntamento per riaccendere quella galassia di sentimenti che, evidentemente, era rimasta in un angolo, pronta a tornare in superficie alla prima occasione. I zemaniaci sono sparsi un po’ ovunque in Italia, ma il grosso è concentrato a Roma. Questo popolo di aficionados non aspettava altro che il ritorno del boemo, con il suo corollario di divertimento in campo e invettive anti-Juve fuori, per ridare libero sfogo ai propri impulsi calcistici. Negli ultimi tempi, infatti, anche i tifosi della Roma si erano normalizzati, pure loro rassegnati, dopo anni di encomiabile resistenza, alle comodità del calcio in salotto — birra, frittata, tv, radio: un’offerta completa e per tutti i palati, dal becero all’intellettuale —, meno scenico ma più agevole delle scarpinate all’Olimpico. La caduta dell’impero dei Sensi, con tutte le malinconie della fine, e l’istituzione della tessera del tifoso, oggi aggirata dall’invenzione del carnet, avevano fatto il resto, allontanando un altro pugno di affezionati. Un anno fa, l’idea di affidare la panchina della Roma a Luis Enrique aveva intrigato solo la dirigenza giallorossa, lasciando indifferenti i tifosi.