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IL ROMANISTA Marquinhos: “Pronto a iniziare”

Marquinhos

(D. Galli) – «Non vedo l’ora di iniziare a lavorare coi miei nuovi compagni, sono felicissimo di essere qui». Talmente felice, forse, da non avere avvertito quella fastidiosissima cappa di afa che avvolgeva ieri la Capitale. Eh già, perché Marcos Aoás Corrêa, ovvero Marquinhos, si è presentato a Trigoria con una giacchetta in pelle da far venire la rosolia al solo sguardo. Vabbé, fa niente, l’immagine buona, quella da serbare, è del giorno precedente: un fotomontaggio su Instagram, la maglia della Roma già addosso. Il creatore? Lui, appunto. Mister Marquinhos in persona. «Sono qui a Roma, ho fatto le visite mediche e poi ho pranzato in riva al mare. Sono stato accolto benissimo, ricevendo tanto affetto dai tifosi che mi hanno riconosciuto anche per strada». Sono state le prime parole del nuovo difensore centrale della Roma. Particolarità: forte tecnicamente e fisicamente e una discreta personalità a dispetto dei suoi 18 anni.

Viene pure lui dal Corinthians, come Castan e Dodò. Supermercato Timao. Un caso? Ma proprio no. Quando Baldini è volato in Brasile per stringere per il primo (Castan) e rendere ufficiale il trasferimento del secondo, ne ha approfittato anche per sondare il terreno per Marquinhos. La Roma aveva tenuto in caldo apposta Uvini, che non è mai stato una falsa pista ma – questo sì – un obiettivo secondario. Quando a Trigoria hanno capito che l’affare Marquinhos si poteva fare, il centrale del San Paolo è stato liberato. Prestito con un diritto di riscatto che assomiglia a un obbligo, è potuto partire solo (logicamente) dopo avere rinnovato con il Timao fino al 2016. Volo diretto San Paolo-Roma con il padre e il procuratore, il brasiliano è atterrato a Fiumicino alle 6.30. Poi le visite al Gemelli e al Campus Biomedico di Trigoria, l’ok dei medici e un pranzo veloce. Al mare. Al mare di Roma. Per ora, Marquinhos alloggia al Fulvio Bernardini. È una soluzione temporanea dettata dalla necessità di trovare una sistemazione migliore.

Casa sua è adesso Roma. La Roma. È Zemanlandia. Burdisso, Castan, Romagnoli. E adesso quindi Marquinhos. Basta così? Ufficiosamente, la Roma fa sapere di sì. Però a Irdning Sabatini l’ha detto chiaramente: «Dopo il centrale ci fermeremo. Fatto salvo che il calcio propone situazioni imprevedibili che sono pronto a cogliere». Se non altro perché, quando Burdisso o Castan non saranno a disposizione, Zeman si troverà a dover contare su altri due centrali che sono certamente due prospetti, due talenti, ma che non è che abbiano tutta questa esperienza. La considerazione che si può fare è che se Zeman ha voluto trattenere Romagnoli, e ha avallato il trasferimento di Marquinhos, evidentemente è perché li considera due titolari, non due baby da svezzare. Quanto ai metodi di lavoro del Boemo, il brasiliano si abituerà presto. Quanto all’afa, invece, è questione di stile. La giacchetta in pelle, per esempio, fa parecchio Fonzie, ma non aiuta a sopravvivere a questa rovente estate italiana. Meglio, molto meglio, la maglia della Roma. Per il clima, lo stile. E poi, soprattutto, per una questione d’amore. Marquinhos lo capirà già domenica sera.

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