ROMA – Daniele De Rossi chiarisce una volta per tutte la propria posizione, riafferma il proprio legame con la Roma e chiude le porte al Manchester City. ”Sto bene qui, non ho mai chiesto di andare via”, ha detto il centrocampista della Roma rompendo il silenzio delle ultime settimane. Giorni in cui sul suo futuro si è detto e scritto di tutto. ”Sono stato zitto in questi giorni – ha spiegato De Rossi – volevo capire perché uscivano certe cose. E’ successo quello che durante il mercato succede con i giocatori più richiesti. Sono state scritte cose gravi, l’unica cosa che posso promettere è che il giorno in cui deciderò di andare via, è una cosa difficile ma potrebbe succedere, verrò qui e lo dirò. Lo ripeto, non ho mai chiesto di andare via”. Il City ci ha provato fino alla fine: ”La società che tutti voi conoscete è l’unica con cui concretamente c’è stato un contatto diretto. Per il resto con altri club ci sono stati solo dimostrazioni di interesse, pour parler durante gli Europei e niente’altro”.
E ancora: “Spero che venga apprezzata la mia onestà. Quando, in occasione del mio prolungamento del contratto, ho chiesto più soldi l’ho detto senza ipocrisie. Sabatini ha detto che non sono incedibile di fronte ad una proposta indecente? E’ difficile quantificare una proposta indecente: se per qualcuno valgo 100, per altri potrei valere zero. In passato sono stati venduti Zidane, Cristiano Ronaldo, Ibrahimovic e Thiago Silva, figurarsi se non posso essere messo in discussione io di fronte ad una offerta importante”. Smentita anche una frase che Mancini gli avrebbe detto per invogliarlo a raggiungerlo in Inghilterra: “‘Farai la fine di Tottì? Mancini questa cosa non me l’ha mai detta, una frase del genere non è mai stata pronunciata da lui. Per quello che ne so io, tra l’altro, Mancini stima Totti in modo incredibile”.
De Rossi ha smentito problemi con Zeman: ”E’ una clamorosa bugia. Umanamente sono ancora dispiaciuto per Luis Enrique, secondo me avrebbe potuto riscattarsi. Speravo arrivasse Montella perché lo conosco ed è un grande allenatore, pensavo di avere dei problemi con Zeman perché lo immaginavo un ‘musone’ invece è una persona piacevole con cui mi trovo benissimo”. Fatti gli elogi ai nuovi arrivati, De Rossi definisce la Roma “una squadra importante. Mi spiace però che siano andati via degli esempi di professionalità come Heinze e Cassetti o giocatori del gruppo storico come Pizarro ed Okaka. E sembra pure che vada via Borriello, un altro dello zoccolo duro”.
Tornado a Zeman, De Rossi commenta gli attacchi che il boemo propone reiteratamente alla Juve: “Non penso che le frasi di Zeman contro la Juventus possano precludere ad eventuali vittorie e trofei. Non più, almeno. Da tifoso c’è rivalita’ con la Juve, ma tre-quarti dei bianconeri non sono colleghi ma veri amici. Non ho odio nei loro confronti ma il mister è un valore aggiunto, è giusto che dica quello che vuole e ha spesso detto cose importanti per il calcio. E se, dopo l’ultima stagione deludente, è ritornato entusiasmo attorno alla Roma il merito è suo per il novanta per cento”.
Infine una valutazione su quello che potrà essere il ruolo della Roma in questa stagione: “Ci siamo rafforzati più di altre squadre. Se c’era un divario tecnico, si è un pò assottigliato. Per organico e giocatori la Juve resta la più forte, però non sempre la più forte vince. L’anno scorso si diceva lo stesso del Milan… Non me la sento di dire che vinceremo lo scudetto ma la sensazione è che si possa fare una grande stagione. La speranza è che si arrivi almeno in Champions League, anche se la lotta sarà difficilissima perchè ci sono tante squadre forti. Per un giocatore di livello, però, soprattutto dopo un bell’Europeo, è fondamentale ritornare in Champions”.
Fonte: repubblica.it