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INTER Cassano show in conferenza stampa: “Al Milan ‘leccavano’ tutti. Allegri non mi considerava”

Cassano esulta dopo il 4° gol

Il protagonista di quest’ultimo periodo di mercato è sicuramente Antonio Cassano, rientrato nell’operazione che ha portato al Milan Pazzini. L’attaccante di Bari-Vecchia è stato molto duro e critico verso la sua ex società nella sua conferenza stampa di preparazione. Ecco le sue parole:

“La cosa importante era che mi volesse la società e l’allenatore. Volevo ringraziare il presidente, ma anche Ausilio e Branca, perché nessuno puntualizza quando fanno 8 acquisti come quest’anno. Perché non leccano quella cosa là. Volevo ringraziarli pubblicamente”

Moratti?

“Mi ha dato tante raccomandazioni ma non le dico. Moratti mi voleva dai tempi di Mancini ma ero un pazzo scatenato, a quei tempi avevo la testa che fumava. La sensazione col presidente è stata ottima, mi ha abbracciato”.

La presentazione al Milan?

“Io ho detto ‘se sbaglio sono da manicomio’. Siccome non ho sbagliato io ma qualcun altro più in alto dell’allenatore sono andato via. A me quando mi prendono in giro non mi sta bene. C’era chi prometteva prometteva ma faceva tanto fumo e poco arrosto. Mi riferisco a Galliani? Lo dite voi, io non lo voglio nominare. Invece ringrazio i tifosi che mi sono stati vicini quando ho avuto il problema al cuore”.

Lo scambio con Pazzini?

“Fatto in poco tempo? Lo dite voi, ci stavamo lavorando da tanto tempo. Loro mi avevano detto di mantenere tutto tra di noi ed è andato a buon fine”

Stramaccioni?

“Lo conosco da quando allenava i ragazzini della Roma. Gli ho detto: ‘mister speriamo che ti piaccia solo il genio e non la sregolatezza’. E’ una persona per bene, me ne parlano tutti benissimo”.

Il problema al cuore?

“Ti fa vedere la vita in modo diverso, quando sei tra la vita e la morte pensi tante cose. Ora vedo le piccole cose, sono stato tanto male, è una cosa che ti tocca tanto e menomale che è andata bene”.

L’affare con l’Inter?

“Voglio avere davanti a me degli uomini, che mi parlano chiaro. Marco e Piero mi hanno detto: ‘la situazione è questa, se ti sta bene è così sennò vai fuori”. Dall’altra parte qualcuno diceva delle cose e ne faceva altre, ma naturalmente quel qualcuno non parlava con me”.

Chi ci guadagna nello scambio?

“Ci guadagna più l’Inter. Che devo dire? Che ci guadagna il Milan?”

Che promesse non sono state mantenute al Milan?

“Chiedetelo a lui, che è bravo a rigirare le carte in tavola. Lui si trova bene con la gente che ‘gli leccava’. Io non sono abituato a farlo e me ne sono andato”

Tu hai detto ‘sopra il Milan c’è solo il cielo’. Perché l’hai detto?

“Allora sopra il cielo c’è solo l’Inter”.

Promesse non mantenute al Milan?

“Non solo a me, ma anche l’andazzo. Sono andati via due giocatori insostituibili. Ho preso la palla al balzo e sono andato via. Avevo già chiesto la cessione ad Allegri durante gli Europei. L’ho fatto dire a Galliani dal mio procuratore durante gli Europei. Cosa mi rispondeva Allegri? Io per Allegri ero la quinta, sesta, settima punta. Ero come il 2 di coppe con briscola bastoni. Non ho mai notato questa importanza”.

Irriconoscenza?

“Io devo ringraziare i tifosi del Milan che sono stati carini con gli striscioni quando ho avuto il problema, Berlusconi e Barbara Berlusconi. Devo ringraziare Tavana e Tassotti. Avevo problemi solo con una persona”.

Milano città?

“La città la conosco poco perché giro poco. L’Inter sta decidendo di rifare una squadra e tentare di vincere. Io ho visto questo orizzonte, l’Inter vuole vincere. Ha fatto 10 acquisti, uno più bravo dell’altro. Dalle altri parti non c’era questa situazione e sono andato via”.

Genova rimane obiettivo?

“Cavolo, sono appena arrivato già me ne devo andare? La Sampdoria sarà sempre nel mio cuore, mi ha cambiato la vita. Voglio godermi questi due anni all’Inter. Se ci saranno i presupposti continueremo, sennò ringrazierò sempre Moratti, Branca e Ausilio. Agli Europei ho detto di voler tornare a Genova? Mi aspettavo una risposta negativa, per me era importante ricostruire il rapporto con Garrone”.

Perché hai scelto l’Inter?

“Avevo un’offerta molto importante dal Qatar. Qui mi hanno voluto tutti, dal presidente all’allenatore. Ma anche i compagni: Wes, Zanetti. E poi avevo uno sfizio: Nagatomo. Era un mio pallino. Soldi importanti li avrei avuti solo dal Qatar. Però vorrei fare il mondiale con la nazionale e quindi devo stare in un campionato vero. Voglio fare bene con l’Inter per arrivare al Mondiale”

Il mio trio d’attacco all’Inter?

“Milito-Palacio-Sneijder. Io sono arrivato da tre giorni, ma metterò in difficoltà l’allenatore. Se giocano gli altri e fanno tre gol a partita va bene uguale. Ai tifosi? Voglio farli felici e contenti, e vincere qua”.

Il rapporto con Sneijder?

“A chi sa giocare a pallone non devi spiegare niente. Chi sa giocare a pallone sa giocare. amen”

Il debutto già domani?

“Per il debutto non lo sa, deciderà l’allenatore domani. Condizione fisica? Mi sono allenato, a modo mio ma mi sono allenato. Sarò al 50-60%. Speriamo di riacquistarla di giorno in giorno”.

L’addio al Milan?

“Erano tutti dispiaciuti tranne una persona. Da lui sms in due anni zero. I miei compagni erano dispiaciuti.

Più trequartista o vice-Milito?

“Prima punta? No, prima punta non son buono. Non sono Miito. Sono sempre stato seconda punta e preferisco giocare lì. Ma se mi devo adattare in attacco lo faccio. Il terzino sarebbe dura (ride ndr)”.

Pazzini?

“E’ mio amico, speravo di trovarlo. Come ha detto  lui ieri è contento, sono tutti felici e contenti. La società con lui è stata corretta, gli ha detto com’era la situazione, chari e diretti”.

Il conguaglio?

“Devono rispondere Branca e Ausilio”.

Un messaggio a Prandelli?

“Ho un rapporto schietto e diretto. Voglio star bene. Lui ha detto che se sto bene il posto ci sarà sempre. Farò di tutto per giocare in Nazionale. Se farà altre scelte, l’importante è che me lo spieghi. L’ultima non convocazione? Tante persone hanno fatto passare strani messaggi. Io ho parlato con Prandelli. Ma per chi manovra i giornalisti va bene così”.

Hai visto l’Inter in Europa League?

“L’ho vista e l’ho vista bene. Ho detto a Maicon: sicuro che devi andar via? Mi ha detto: adesso vediamo, non ha detto né si né no. Se Maicon rimane sarò l’uomo più felice del mondo e avremo tante possibilità di lottare per lo scudetto. Maicon è come Ibra e Thiago Silva. Ma sono situazioni diverse. Sono questioni della società e del ragazzo”.

Ibra?

“Lo sento ogni due-tre giorni. Quello che m’ha detto lo tengo per me. Gattuso? No ha detto cose sbagliate sullo spogliatoio. Se qualcuno deve far rispettare le regole, non sono i calciatori”.

Lo scudetto?

“Non siamo secondi a nessuno, abbiamo grandi giocatori, entusiasmo e voglia. Ora sta a noi”.

Fonte: fcinter1908

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