(S.Di Segni) Spegnete le telecamere, stanno maneggiando armi sofisticate. Sul sentiero che porta all’Inter, Zdenek Zeman fa marciare l’arsenale pesante e chiede che le manovre restino top secret: Destro, Osvaldo e Totti sono l’urlo di battaglia, la faccia arrabbiata di una Roma che a San Siro vuole lasciare il primo segno sul campionato. Ieri il boemo ha testato il tridente dal gol facile: suggestione multipla, perché con il capitano e l’italoargentino c’era Mattia Destro. L’azzurro freme per l’esordio di lusso, contro il Catania la sua assenza non è passata inosservata. E’ un trio che può risultare molesto, gente da evitare, roba da trentuno reti insieme la scorsa stagione. Il numero dieci nelle esercitazioni si è mosso a sinistra, mentre i compagni di reparto si sono scambiati a tratti le mansioni: la doppia seduta di oggi sarà utile a capire se i giallorossi vorranno davvero mettere sul piatto del Meazza le file di fiches con i pezzi migliori. (…)
CORRIERE DELLO SPORT Zeman osa il tridente “pesante”
Lì davanti si gioca una sfida nella sfida con i nerazzurri. «A loro toglierei Palacio», confessa Osvaldo, mentre fa la sua puntata sul terzetto giallorosso: «Possiamo farcela, non è vero che le nostre forze sono troppo concentrate al centro, siamo tutti attaccanti adattabili, certo, io preferirei fare il centravanti vero, ma può farlo anche Destro, uno che combina abilità tecniche a intelligenza tattica» (…)
Osvaldo giura che il pensiero di Prandelli non lo assilla,«la Nazionale è il massimo, ma prima devo fare bene con la Roma» . Mai temuto di andare via, giura la punta: «Questa estate ho evitato di ascoltare le voci che circolavano, non ho avvertito la sensazione di essere vicino a lasciare la Capitale, qui sono felice e sono sicuro che siamo sulla strada giusta per fare un buon campionato» . Ha il sorriso facile, Osvaldo.E una parola dolce per i giovani Nico Lopez e Lamela: «E’ normale che abbiano bisogno di tempo per recepire al meglio le indicazioni di Zeman. Ma sono due ragazzi davvero forti, riusciranno ad adattarsi benissimo. Noi quest’anno facciamo un calcio diverso rispetto allo scorso anno, cerchiamo di più il gioco in verticale e stiamo metabolizzando i meccanismi. Dobbiamo ripartire dal secondo tempo con il Catania, dove non abbiamo fatto male» . Il resto è dinamite allo stato puro: «Siamo i Rolling Stones del calcio italiano, siamo allegri». (…)
A Trigoria in mattinata andranno verificate le condizioni di Pjanic, il bosniaco ha abbandonato anzitempo la seduta, colpa di un affaticamento al polpaccio destro, un leggero fastidio che non gli ha consentito di muoversi in scioltezza: nessun allarme, assicurano dal Fulvio Bernardini, si è trattato di una scelta a scopo precauzionale. Al momento non sono previsti esami clinici per il centrocampista, la Roma spera di rimetterlo in sesto con una semplice terapia decontratturizzante: un massaggio e via. Nella partitella in famiglia De Rossi è stato impiegato al centro, al suo fianco Florenzi e Tachtsidis. Sarà il centrocampo titolare, nel caso in cui dovessero sorgere complicazioni per Pjanic: ma i muscoli del greco potrebbero essere a prescindere antidoto alla mediana di Stramaccioni. Nulla è ancora deciso. Capitan Futuro sul finale ha anche ceduto la cabina di regia al greco. (…)