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AS ROMA Balbo: “Pjanic e Lamela non sono adatti al gioco di Zeman”
Abel Balbo è stato il centravanti della prima avventura giallorossa di Zdenek Zeman nella stagione 1997-1998. Oggi l’argentino è un collega del boemo, essendo l’allenatore dell’Arezzo, squadra militante in Serie D. Queste le sue parole sul momento della Roma:
Qualcuno dice che Zeman sia cambiato, sei d’accordo?
“Non vedo uno Zeman diverso, mi sembra sempre lo stesso. Il suo calcio è sempre molto propositivo, non specula, cerca il risultato attraverso il bel gioco. L’unica cosa forse che vedo differente è che di solito giocava con tre punte e un trequartista tra i centrocampisti. Ora invece nella linea di centrocampo non c’è più questo tipo di giocatore, e la formazione appare più coperta. Credo abbia capito che in questo modo ci si può difendere meglio, rischiare di meno e riuscire comunque ad essere pericolosi”.
Zeman ha molti attaccanti a disposizione. Come valuti la gestione delle punte?
“E’ chiaro che Destro e Osvaldo sono due attaccanti centrali, e quando uno dei due è costretto a giocare sull’esterno viene penalizzato, perdono le loro qualità principali. Questo non significa però che non possano ricoprire quei ruoli, l’importante è applicarsi”.
In queste prime partite Lamela è sembrato in grande difficoltà. Te lo aspettavi?
“Erik Lamela ha grandissime qualità fisiche e tecniche, ma non lo ritengo adatto al gioco di Zeman. Non può fare l’attaccante esterno. Nel River faceva il trequartista, perché è un calciatore molto tecnico, abituato a tenere la palla tra i piedi. Per questo motivo entra in contrasto con ile idee del boemo. Deve capire che il calcio italiano è un calcio diverso da tutti gli altri. Deve adattarsi ancora molto, e capire cosa vuole il tecnico. E’ molto giovane e può farlo”.
Ritieni che Pjanic possa perdere la maglia da titolare?
“Pjanic è un giocatore diverso dagli abituali centrocampisti di Zeman. Non ha il passo, non ha la corsa di Tommasi o Di Francesco. Non sarà mai quel tipo di centrocampista, quello tipico di Zeman. Secondo me è difficile che possa rimanere titolare. Ho sentito qualcuno chiedere se possa sostituire Totti. Impossibile: lì a sinistra i movimenti che chiede il boemo sono diversi e un trequartista come Pjanic fatica secondo me a giocare da attaccante esterno”.
Più forte questa Roma o quella del 1997?
“Difficile da dire. Come qualità e quantità di giocatori questa Roma è sicuramente più forte. La mia aveva grandissima qualità, ma un numero ridotto di giocatori. Inoltre era un campionato molto più difficile, c’erano numerose squadre pronte a giocarsi lo scudetto. Anche la Lazio in quel periodo era davvero una squadra molto forte”.
Molti tifosi sono rimasti perplessi sulle qualità di Piris.
“E’ arrivato da poco, ha giocato solo due gare in Italia. Credo abbia delle buone qualità, bisogna dargli tempo però. Non è facile fare il difensore esterno nelle squadre di Zeman”.
Dopo quel Roma- Bari, in cui ti arrabbiasti per una sostituzione, hai fatto pace con Zeman?
“Si è risolto tutto due settimane dopo. Nutro affetto e ammirazione verso il mister e adoro il suo calcio”.