(VOTO CONTRO – B.Tucci) – Esiste una seconda giovinezza? «Magari», risponderebbero in coro coloro che appartengono alla mia generazione, quella dei capelli bianchi. Se si aprisse un corso saremmo in molti a partecipare per ottenere di entrarvi. La verità è che qualcuno si è posto questa domanda dopo aver visto giocare Francesco Totti a San Siro. Nel match contro l’Inter, il capitano, oltre ad aver impreziosito la partita con i suoi lanci, ha percorso in lungo ed in largo il campo come se avesse vent’anni di meno. Ed allora, ecco perché molti tifosi si chiedono: è possibile ritornare indietro e ritrovare la vigoria della giovinezza? Forse, si dovrebbe avere come personal trainer il mister di Trigoria?
Naturalmente, stiamo facendo volare la fantasia. Ma è un fatto che Totti ha meravigliato oltre misura le migliaia di spettatori che assistevano all’incontro tra i giallorossi ed i nerazzurri. Probabilmente, non c’è mistero nella domanda che ci siamo posti. Totti ha potuto strabiliare il pubblico solo perché si è allenato con cura e grande professionalità. Certo, sono necessari i maestri che ti spingono dandoti consigli utili e necessari. Niente di più. La costanza e la volontà: ecco i due ingredienti indispensabili.Probabilmente, con Luis Enrique, il metodo di allenamento era diverso: lo spagnolo mirava più alla tattica che non alla preparazione atletica. Con Zeman, invece, la situazione si è capovolta, perché il boemo ritiene sia fondamentale arrivare al campionato forti soprattutto fisicamente, di modo che gli avversari non avranno i numeri per fronteggiarti.
Tutto qui? Sicuro. A Trigoria non si è trovata la quadratura del cerchio; ma ci si è allenati con scrupolo e senza la minima pausa. Ecco spiegata la performance di Totti. Personalmente, avrei preferito che fosse vera l’altra formula, quella della seconda giovinezza. Ed insieme con me decine di migliaia di miei coetanei. Un’illusione che, comunque, non cancella la gioia di aver visto un campione tornare ai ritmi di una volta. Ha commentato Prandelli: «Totti è un grandissimo e speriamo duri nel tempo. Come auspichiamo che come lui ne nascano presto altri mille. Per un futuro sempre più roseo del nostro calcio».