A Modena, contro Malta, primi gol azzurri per il romanista (al 5′) e il difensore atalantino (al 92′): ora gli Azzurri guidano il girone con la Bulgaria, ma il gioco ancora non convince.
L’Italia batte Malta, come da copione, per 2-0. A Modena decidono la prime reti in Nazionale di Destro e Peluso. Ma se sul piano della classifica del girone di qualificazione al Mondiale in Brasile del 2014 gli Azzurri non sono per niente messi male, a 4 punti, sul piano del gioco, come a Sofia, la Nazionale non ha convinto. L’inizio è stato incoraggiante, ma le promesse non sono poi state mantenute. Prandelli aveva chiesto ai suoi di ritrovare l’identità mostrata all’Europeo, e soprattutto quella (ottima) proposta di gioco, ma per adesso siamo ai lavori in corso. Come dimostrano i tre moduli provati in due partite: in Bulgaria il c.t. era partito dal 3-5-2, stasera dal 4-3-1-2, per poi virare nella ripresa sul 4-3-3. Malta ha fatto un onesto catenaccio, che ha tenuto in maniera decorosa. L’affiatamento tra Destro (pur positivo) e Osvaldo davanti non è parso granché, e gli esterni di difesa, e non è una novità, hanno faticato troppo ad aprire il gioco. Ha esordito Insigne: qualche buona idea, ma più partenze che arrivi.
PARTENZA LANCIATA —L’Italia parte forte. Quasi gli Azzurri avessero ancora nelle orecchie il ronzio delle critiche di Prandelli post Bulgaria. C’è voglia di mettere le cose in chiaro subito, contro un avversario inferiore. Stasera l’Italia vince. E intanto segna subito. Lancio lungo di un superlativo Marchisio per Destro che irrompe in area e piazza il pallone alle spalle del portiere Hogg. Al 5’ l’Italia è già in vantaggio. Prima rete in azzurro dell’attaccante della Roma, alla terza uscita, la prima da titolare in una gara con tre punti in palio. L’Italia sembra poter esondare. Diamanti di sinistro dalla destra su punizione impegna Hogg, poi Osvaldo di testa non trova la porta su angolo. Occasionissime. Ma il raddoppio non arriva
L’ITALIA APPASSISCE— La gara si addormenta. Il ritmo si abbassa, troppo. Malta non considera neppure l’idea di pressare alto, si rintana nella sua metà campo e prova a limitare i danni. L’Italia fatica, perché gli esterni Cassani e soprattutto Peluso, che dovrebbe aggirare il fortino maltese, la densità in mezzo, fanno una fatica incredibile. Addirittura Mifsud, il centravanti biancorosso, prova un gol alla Maradona, calciando da poco più di metà campo, in contropiede, vedendo Buffon fuori dai pali. Fuori, ma tentativo apprezzabile: la potenza c’era, la precisione no, neanche di tantissimo, comunque. L’Italia chiude il tempo con un predominio territoriale e di possesso palla enorme, ma avanti solo 1-0. E non ha incantato per niente, dopo l’inizio più che promettente.
DENTRO INSIGNE — Prandelli cambia, all’intervallo. Fuori Diamanti, dentro Insigne. Da esordiente. Cambia pure il modulo: dal 4-3-1-2 si passa al 4-3-3, senza trequartista, con Destro che si allarga in fascia, come nella Roma, e il nuovo entrato che si piazza sulla sinistra. Ma non funziona granché. L’Italia fa la collezione di mischie in area avversaria, ma quelle non valgono. E di occasioni nitide non se ne vedono, nonostante i tanti angoli e le punizioni conquistate. Il pubblico entusiasta del Braglia non si scoraggia e invoca Pazzini, che entra al posto di Osvaldo. L’attaccante italoargentino certo non ha replicato il partitone di Sofia. Il Pazzo, ben trovato sottoporta da Insigne, manca però un’occasionissima.
RADDOPPIA PELUSO— Prandelli mette dentro pure Giovinco, e gli Azzurri, quantomeno caparbi, trovano il sospirato raddoppio nel recupero, con una capocciata di Peluso su angolo di Pirlo. L’Italia conquista il terzo successo a Modena negli ultimi 5 anni. E nonostante una prestazione per nulla indimenticabile, esce dal campo tra gli applausi del Braglia.
Fonte: Gazzetta.it