(A.Catapano) Sveglia ragazzi! Intorpidita dal freddo, arrugginita dalla pioggia, incartata dal suo possesso ossesso, la Roma aspettava solo di riscaldarsi con un pareggio brodino nè carne nè pesce. L’ingresso di Bojan l’ha scossa, lo spagnolo ci ha messo pepe, tiri, gol. «Avevo sensazioni positive – racconterà -, sono entrato e ho dato tutto». Menù cambiato in corsa, bastano tre minuti a sparecchiare la tavola, fame di vittorie saziata, la Roma torna a casa con la pancia piena. E chef Luis Enrique può sorridere. «Vittoria meritata, recuperiamo fiducia, speriamo sia la prima di una lunga serie. Ma sia chiaro: se avessimo perso, non mi sarei dimesso».
PIU’ CATTIVERIA Squadra più quadrata vittoria assicurata. Roma più prudente? «Non è cambiato nulla, abbiamo giocato nel modo che conosciamo – assicura Luis Enrique -. Abbiamo commesso meno errori e siamo stati più incisivi, come avevo previsto. L’azione che ha portato al gol di Bojan è proprio quello che voglio vedere dai miei attaccanti. Ma siamo ancora lontani, dobbiamo lavorare. Lo spostamento di De Rossi? Per avere più inserimenti e tiri. Bravi tutti, anche Taddei e Greco». Osvaldo? Festeggia: «Io sono più maturo, e questa Roma è una grande squadra»
MENO GOL Complimenti pure ad Attilio Tesser, ma porta a casa solo quelli. Il Novara se la gioca con tutte ma non vince dal 20 settembre. «Peccato, abbiamo avuto la possibilità di passare in vantaggio, sarebbe finita in un altro modo. E sull’1-0 abbiamo colpito un palo. La verità è che la differenza la fanno le giocate dei singoli. Continueremo a giocarcela a viso aperto, ma stiamo subendo troppi gol, la nostra salvezza passerà dalla fase difensiva».