(F.Patania) – Il giorno dopo la bufera è arrivata la decisione del giudice Tosel: niente ripetizione della partita, vittoria alla Roma per 3-0 a tavolino. Claudio Lotito, presidente della Lazio, domenica pomeriggio non era stato tenero nei confronti di Baldini e della Roma. Ospite di Stadio Sprint su Rai 2 e interpellato sull’argomento, Lotito aveva stigmatizzato la richiesta della società giallorossa. «Credo fosse giusta l’indicazione del Prefetto per ripetere la partita. Non si può speculare sulle difficoltà di Cellino. Le partite si vincono sul campo. E’ un’iniziativa, attraverso l’applicazione di norme, che non rispetta i valori dello sport. Bisognerebbe ripetere la partita anche per rispetto dei tifosi del Cagliari»aveva spiegato ai microfoni di Varriale.
Ieri pomeriggio, subito dopo la decisione del giudice sportivo, Lotito ha preferito smorzare i toni. Non voleva aggiungere altre dichiarazioni. Ha soltanto precisato di essersi espresso sull’argomento come rappresentante della Lega di serie A nel Consiglio Federale (a cui è stato appena riammesso). Sapeva benissimo, però, che parlando non si sarebbe tolto la giacca di presidente della Lazio. Così ieri ha glissato. Ma solo perché in fondo certo tipo di polemiche con la Roma non gli sono mai appartenute ed era la prima volta, sotto la sua gestione, che attaccava in modo diretto la Roma. «Non devo dire niente. Ho solo risposto a una domanda che mi è stata fatta perché ho un ruolo istituzionale. C’è una norma, si tratta di capire se si vuole invocare o meno. Mi è stato chiesto cosa avrei fatto io, ma ora non voglio più entrare nel merito» ha risposto dal suo telefono cellulare. Quei concetti e quei pensieri non sono cambiati. (…)