Globalizzazione del marchio, gestione dei tifosi, merchandising, comfort allo stadio, incentivazione per gli sponsor internazionali – parole quasi sconosciute in Serie A, ma non per la Roma, invece, realtà sotto la guida americana.
Con 87 milioni di tifosi in 36 paesi si vuole sfruttare al massimo il potenziale del brand AS Roma, come indica il Direttore del business, il tedesco Christoph Winterling.
Al di la di tutto il club vorrebbe attirare anche milioni di turisti. È diventato il nuovo partner esclusivo della Disney, un accordo di 6 anni, e per le prossime stagioni sono previste delle tournee negli Stati Uniti e in Asia.
Un ex membro del Secret Service americano come capo della sicurezza, lo showcooking allo stadio con intrattenimento prima e durante le partite, area dedicata ai bambini, aree per le famiglie, schermi interattivi nelle tribune corporate e uso intensivo dei social media, ed entro il 2016 uno stadio. Sono solo alcuni dei progetti che il club ha già presentato e che gli permettono di posizionarsi davanti a tutta la convorrenza. In contemporanea sono stati cancellati i biglietti gratuiti ai politici, vip, pseudo vip e aziende locali private.
Via l’immagine quindi di una gestione “padronale”, verso invece una struttura sempre più aziendale e orientata al business. La strategia sembra attrattiva, ma se gli sponsor internazionali avranno fiducia nel calcio italiano è da vedere. E gli sponsor sono attratti dai successi, ma quelli sono compito di Zeman.