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GAZZETTA GIALLOROSSA Tacconi: “Nell’82 dovevo andare alla Roma di Liedholm. Zeman? Io non ho mai vinto una partita con le chiacchiere”

Stefano Tacconi

A pochi giorni dal pareggio contro la Sampdoria, la Roma tornerà in campo domani per affrontare la Juventus nel delicatissimo match, per polemiche e non solo, che andrà in scena allo “Stadium” di Torino. A questo proposito, la redazione di GazzettaGialloRossa.it, ha contattato l’ex portiere bianconero, Stefano Tacconi, per esprimere un giudizio e raccontare i suoi aneddoti di una partita entrata di diritto nella storia del calcio italiano. Queste le sue parole:

Su Juventus-Roma?

“La Roma dopo un inizio buono, sta cercando di capire il gioco di Zeman e secondo me va a Torino con un po di paura, sopratutto dopo aver visto la Juve di questo inizio campionato. In casa poi i bianconeri non hanno mai perso…”.

Su Zeman?

“Io non ho mai vinto una partita chiacchierando, e penso che Zeman non abbia più niente da dire. Non so se ha un debito con la Juve, ma ormai è maggiorenne e potrebbe smetterla”.

Le polemiche caricano di più la Roma o la Juventus?

“Caricano di più la Juventus, perché ultimamente gliene stanno facendo talmente tante… diciamo che più rompono le palle e più la Juventus diventa forte”.

I suoi ricordi di questa partita? 

“Ne ho tanti bellissimi: dal rigore parato a Boniek, alla frattura sul gol di Pruzzo. A Roma poi giocavo meglio anche per il clima e il venticello”.

C’è mai stato un tentativo di portarla a Roma?

“Si, dovevo venire nel 1982 con Liedholm. Era praticamente fatta, poi fortunatamente rimasi alla Juventus”.

Su Stekelenburg?

“Non è tranquillo, si vede. Stekelenburg sa che Zeman preferisce Goiecoechea”.

Sull’errore con la Samp?

“Non è tranquillo, poi ci mancherebbe che un portiere non può sbagliare”.

A cura di Flavio Festuccia 

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