(F. Ferrazza) – Fatica a parlare, rendendo quasi incomprensibili le parole gonfie d’amarezza che a fine gara sembra costretto a rilasciare. Zeman è una maschera messa a dura prova dal naufragio della sua Roma a Torino, per un 4-1 che avrebbe potuto essere di gran lunga peggiore.«Abbiamo sbagliato tutto, siamo stati in balìa della Juventus, che è stata nettamente superiore – è l’ammissione del boemo – non abbiamo né difeso, né attaccato. Dobbiamo trovare il filo del gioco. Prendere tre gol in sette minuti abbatterebbe chiunque». Inevitabile che venga messa in discussione sia la preparazione sia il gioco. «Se vedessi giocare le mie idee, allora potrei dire se sono superate o meno, ma oggi ho visto poco di quello che proviamo. La Juve crea timore. Non è un problema fisico ma mentale. Totti l’ho fatto uscire perché credevo la partita non fosse più recuperabile».
Una resa, in pratica, a mezz’ora dalla fine, che la dice lunga sull’andamento della gara. Lapidario De Rossi. «Una brutta figura contro una squadra più forte di noi. Sbaglia chi dice che lotteremo per lo scudetto, si fa del male alla piazza. Noi non facciamo la gara con la Juventus, voglio però credere che possiamo lottare per il terzo posto. Guardo i valori, Udinese e Lazio sono abbastanza equivalenti a noi. Si parla da tempo di questo progetto, ma i punti sono sempre pochi. Siamo molto di più di questo che si sta vedendo. Non mi sono pentito di essere rimasto, qui sto da Dio, certo, però, quando ho deciso di restare ero conscio di quello per cui avrei lottato». Una critica pesante e realistica, del numero sedici, una presa di posizione che farà discutere.
Come farà discutere il mea culpa recitato da Sabatini. «Un primo tempo sciagurato. Abbiamo sopravvalutato qualche giocatore che ancora deve crescere. Dobbiamo fare qualcosa per migliorare e rendere la squadra competitiva e dignitosa ». La bocciatura del mercato alla sesta giornata è un altro elemento pesantissimo, che rischia di creare una spaccatura interna. Uno dei meno negativi di serata è Florenzi. «Non abbiamo fatto le cose che ci ha chiesto il mister, la colpa è nostra, ma non dobbiamo abbatterci e risollevarci subito per domenica».