(A.Ghiacci) Tre mesi di lavoro e nessuna traccia, a parte qualche spezzone di partita, del gioco di Zeman. I numeri cominciano a testimoniare che l’inizio della nuova Roma non è stato all’altezza delle aspettative dei tifosi, che con il ritorno dell’allenatore di Praga avevano ripreso a sognare dopo le delusioni avute con Luis Enrique. La Roma ha 8 punti in classifica, di cui 3 ottenuti a tavolino dal giudice sportivo: sul campo in pratica ha vinto una sola volta su cinque partite giocate. E tutte le sensazioni negative sono riemerse con forza dopo la catastrofica prestazione di Torino. «Forse dobbiamo vincere 6-0 tutte le partite ma io non l’ho mai fatto, specialmente in avvio di stagione» aveva detto Zeman alla vigilia della partita con la Juventus. Vero, la partenza della sua seconda Roma è in media con gli altri 25 avvii di stagione avuti in Italia. Ma ora i tifosi chiedono di poter riprendere a sognare, mentre invece si sono svegliati sotto la forza degli schiaffi presi dal Bologna in poi. Con 11 gol subiti (6 di più delle prime cinque sul campo di Luis Enrique) la Roma oggi si ritrova con la seconda peggiore difesa di serie A, come il Cagliari, il Pescara e il Catania.
RIPRESA – Domani pomeriggio, quando riprenderanno gli allenamenti a Trigoria, Zemansi confronterà con la squadra. Si partirà anche da un’altra considerazione del tecnico: «Il mio calcio è non è più attuale? Quando lo vedrò ve lo farò sapere…» . Sulla stessa linea del tecnico, in difesa del suo lavoro, si era espresso Florenzi: «In questa squadra c’è solo il dieci per cento di ciò che ci chiede» . L’altra scelta che ha fatto discutere, vale a direl’inserimento di Perrotta che era inizialmente fuori rosa, è dovuta al fatto che Marquinho non lo ha convinto sotto il profilo dell’impegno negli ultimi allenamenti. Presto, insomma, per giungere a conclusioni affrettate. Ma ora Zeman è necessariamente chiamato a fare delle scelte che portino al cambio di rotta immediato.