(P. Torri) – Franco Baldini al Tottenham. Claudio Fenucci al Milan. Walter Sabatini in scadenza di contratto e alle prese, pensate un po’, con più interrogativi sul suo futuro che sigarette. Cioè: direttore generale della Roma, (ex) amministratore delegato, direttore sportivo. Cioè, ancora: la triade romanista chiamata a Trigoria per il rilancio, con le valigie in mano o quasi. Il tutto alla vigilia dell’arrivo del presidente James Pallotta che domani, insieme ai suoi Boston Celtics, sbarcherà in Italia, accompagnato da Mark Pannes [… ]Possibile? Possibile, soprattutto se si ascoltano le sempre più frequenti voci che a proposito circolano nell’ambiente. Oggi, potete scommetterci, fioccheranno le smentite, ma le voci a supporto di possibili cambiamenti ci sono e sono sempre più insistenti, molteplici e attendibili.
BALDINI – Doveva essere il number one , il presidente sul campo, il dirigente dell’ultima parola. Doveva. A distanza di un anno dal suo ritorno a Trigoria, tutto questo lo è stato solo in parte. E per quello che è stato, ha visto le sue scelte, i suoi uomini, salutare: le dimissioni di Luis Enrique, il benservito a Franco Tancredi e al responsabile della comunicazioneDaniele Lo Monaco. Tutti segnali di un progressivo depotenziamentocresciuto in parallelo con le sempre maggiori responsabilità e deleghe di Pannes. Con il quale, peraltro, ci risultano punti di vista assai differenti e che in qualche occasione si sono tramutati in discussioni più o meno concitate. Di fatto, però, il Baldini che la Roma giallorossa aveva apprezzato e in gran parte amato da ds nella sua prima esperienza a Trigoria, in questi dodici mesi non si è quasi mai visto. «Ho preferito fare un passo indietro» così l’ex manager della nazionale inglese ha spiegato questo suo esagerato dietro le quinte […]. Alla luce di tutto questo, non si sono mai affievolite le voci di un Tottenham che sarebbe tornato a bussare alla sua porta, stavolta ancora più forte perché su quella panchina si è seduto Villas Boas, il tecnico che Baldini avrebbe volentieri portato a Trigoria.
SABATINI – Non ci sono voci intorno al ds romanista, ma il solo fatto che il suo contratto scadrà il trenta giugno, lascia aperta la porta a qualsiasi ipotesi. Sabatini, di fatto, ha il suo destino in mano e di fronte a un’altra stagione di transizione e all’eventuale addio degli altri due dirigenti, non sarebbe una sorpresa se andasse a cercare il suo calcio e i suoi calciatori da qualche altra parte.
SUPERMANAGER – Tutti questi temi dovranno essere affrontati dalpresidente Pallotta che domani sera sbarcherà nella capitale. […] L’uomo di Boston dovrà capire, parlare, ascoltare, decidere. E partecipare a un Cda che andrà in scena venerdì prossimo in cui dovrà essere attivato l’aumento di capitale. Nello stesso tempo, nei prossimi mesi, dovrà cercare il supermanager da sistemare quotidianamente a Trigoria e che dovrà prendere il posto di Pannes che, essendo impegnato in non meno di cinque-sei lavori, può garantire una presenza romana solo saltuaria.