(R. Maida) – Con quel sorriso stampato in volto e quell’atteggiamento easy, da compagno di giochi, James Pallotta avrà messo certamente a suo agio gli interlocutori romani. Più dell’affettato Thomas DiBenedetto, l’ex presidente sparito nel nulla, che aveva un atteggiamento molto solenne nei rapporti con le istituzioni e con l’imprenditoria locale. Magari sarà proprio questa semplicità comportamentale a sbloccare la pratica dello stadio di proprietà, uno dei motivi del viaggio italiano di Pallotta. «Stiamo lavorando, l’obiettivo è costruire una casa per tutti i tifosi» ha detto mercoledì il presidente appena sbarcato all’aeroporto di Ciampino, più o meno nei minuti in cui Baldini si sfogava contro i giornalisti a Trigoria.
GLI INCONTRI – E’ stato di parola, Pallotta. Aveva preannunciato una serie di colloqui sull’argomento e ha rispettato i piani, effettuando un sopralluogo nelle tre aree rimaste in lizza per ospitare lo stadio della Roma: Tor di Valle, tra l’Eur e Ostia, sul terreno dell’ippodromo del trotto; Tor Vergata, nella zona dove ha sede la seconda università cittadina; e la Bufalotta, periferia est, a ridosso del raccordo anulare. Ad accompagnarlo in giro per la città è stato il braccio destro Mark Pannes, l’a.d. della Roma arrivato proprio ieri dagli Stati Uniti. I sussurri raccontano di un colloquio con Luca Parnasi, proprietario del terreno di Tor di Valle, a conferma che nelle intenzioni dei manager italiani del club è quella l’area favorita per la costruzione. Ma la decisione finale non verrà presa in tempi così brevi come la Roma sperava.(…)
IL CALENDARIO – Nel resto della giornata, Pallotta ha incontrato alcuni delegati della politica romana. E di sera, si è dedicato a una cena privata. Stamattina andrà a Trigoria per incontrare Zeman e la squadra. Non è previsto un altro tuffo in piscina, come a gennaio, mentre è probabile una chiacchierata con la squadra (con Baldini o Baldissoni a fare da interpreti dall’inglese all’italiano) per stimolarla al massimo impegno in vista della partita di domenica contro l’Atalanta. (…)
TALISMANO – Naturalmente poi domenica, prima di spostarsi a Milano per l’esibizione dei Boston Celtics, il presidente sarà allo stadio per presentare la Hall of Fame e per incitare la squadra. Pallotta ha già visto due volte giocare la Roma dal vivo: il 6 gennaio, all’Olimpico contro il Chievo, è finita con una vittoria (2-0) firmata da Totti; il 25 luglio, a Boston nell’amichevole con il Liverpool, la squadra ha vinto 2-1 con reti di Bradley e Florenzi. I precedenti insomma sono incoraggianti. Anche come portafortuna, Pallotta finora è stato più efficiente rispetto a DiBenedetto.