(G. Di Feo) I nuovi fenomeni del calcio italiano hanno destini in comune: da El Shaarawy svezzato al Genoa e cresciuto al Padova, a Insigne e Immobile, maturati al Pescara
Alessandro Florenzi rinnova con la Roma fino al 2016, guadagna più di 20 volte rispetto a prima (600mila euro l’anno, nel contratto precedente erano poco meno di 30…) e lancia un messaggio, anche ai club: se non hai spazio a casa ma chi ti gestisce è lungimirante, ti fai un annetto dove ci sono fiducia e minuti e torni l’anno dopo pronto per spaccare. Insieme a lui, ci sono tanti altri sulla stessa linea, in primis Stephan El Shaarawy, l’eroe rossonero di San Pietroburgo che fino a un anno e mezzo fa era in B a Padova, o gli stessi Lorenzo Insigne e Ciro Immobile, colonne del Pescara di Zeman ma di proprietà altrui. E in prospettiva futura la Serie A li aspetta, anche se magari con percorsi differenti: lo stesso Faraone era pronto a essere il gioiello fatto in casa del Genoa di Preziosi, con cui però in una sera d’estate a cena Galliani trovò l’accordo per portarlo al Milan.
SARANNO FAMOSI — Un percorso simile potrebbe farlo Mattia Perin, compagno di El Shaarawy nella Primavera del Genoa e portiere sopraffino. Alto, reattivo, personalità forte come si addice nel ruolo, adesso è a Pescara (prestato da Preziosi al collega Sebastiani la sera del sorteggio dei calendari) e nei progetti rossoblù c’è che torni alla base per fare il titolare. Ma ci hanno messo gli occhi su sia il Manchester City che il Milan, che peraltro con il Genoa ha rapporti ottimi. La Juve invece osserva l’evoluzione di Manolo Gabbiadini a Bologna, piazza non semplice vista la presenza nel ruolo di Gilardino ed Acquafresca. Ma l’ex Atalanta è uno che se ha spazio colpisce: i bianconeri lo hanno preso a metà e mandato in prestito in Emilia, a Bergamo oltre ai soldi anche James Troisi, attaccante esterno australiano che aveva impazzato l’anno prima in Turchia. Doveva entrare anche nella trattativa Verratti, poi saltata, all’Atalanta ha già assaggiato il campo e chissà che non torni buono pure lui per il futuro. L’Inter? Tutto il rush finale del mercato alla ricerca di un vice Milito che non è arrivato e che poteva essere Samuele Longo, centravanti, stella della Primavera e già a due gol nella Liga con l’Espanyol. La Roma invece si gode a distanza le gesta di Federico Viviani, ex gemello di Florenzi nelle giovanili: a Padova gestisce il traffico della palla a centrocampo e ha un tiro che spacca, la tavola per il ritorno è già apparecchiata. L’Udinese invece potrebbe pescare dagli altri due club di proprietà, Granada e Watford, e sulle decine di nomi in prestito qualche sottolineatura c’è già. Tra gli inglesi occhio a Matej Vydra, per esempio: 20 anni, torello ceco d’attacco che corre senza sosta e si sposa benissimo coi dettami tattici di Guidolin, in giallorosso ne ha già fatti 4 in 7 gare ed è sotto osservazione. Sempre nel Watford stanno ingranando anche Fernando Forestieri, Almen Abdi e Neuton.
GLI ALTRI — Pensando alla A che verrà, conviene segnarsi anche qualche altro nome. La Juve aspetta che Richmond Boakye al Sassuolo ritrovi la verve dei primi mesi della stagione passata, quando pareva un marziano in B. Il Milan guarda alle geometrie di Fossati ad Ascoli mentre le evoluzioni di Bardi tra i pali sono quanto di meglio possano aspettarsi i cugini. Sono i più noti della stirpe che verrà, non c’è da stupirsi se qualcuno abbandona i binari….