(A. Pugliese) – DiBenedetto lo scorso anno mise pressione subito («Voglio lo scudetto il prima possibile»), ieri James Pallotta ha fissato il limite: «Quando comprai i Celtics con gli altri soci, ci eravamo promessi di vincere il titolo in 5 anni e ci siamo riusciti. Con la Roma vorrei la stessa cosa, riportando il club ai vertici». Ai tifosi giallorossi, nel frattempo, basterà anche solo vincere con l’Atalanta. Per il resto c’è ancora tempo per pensarci.
VENTENNALE Il presidente giallorosso ieri ha fatto gli onori di casa a Trigoria, nella festa per la Hall of Fame che oggi aprirà l’Olimpico, con ospiti come Falcao, Conti, Pruzzo, Tancredi ed Aldair. Poi ha affidato il suo pensiero a Sky (ma una conferenza non sarebbe stata molto meglio?), tracciando il futuro della Roma. «Siamo convinti di avere tutti i tasselli giusti, con grandi tecnici e dirigenti come Baldini, Sabatini e Fenucci. Credo che per i prossimi venti anni riusciremo a creare una grande squadra». Speranza che si spera diventi realtà.
Magari sulla scia di quei Boston Celtics che oggi Pallotta vedrà a Milano, subito dopo Roma-Atalanta. «I Celtics hanno un posto importante nel mio cuore. Quando ero piccolo vivevo ad un isolato dal vecchio “Boston Garden”, ma non avevo i soldi per le partite. Così con gli amici facevamo una colletta per un biglietto, uno entrava e apriva di nascosto la porta d’emergenza agli altri. Scattava l’allarme, ma le guardie prendevano solo uno di noi e gli altri vedevano il match». Speriamo che lo scudetto, allora, sia molto più semplice.