(V. Minutiello) Lamela e Bradley, finisce 2-0 contro l’Atalanta. Senza De Rossi, Osvaldo e Burdisso, in panchina per scelta tecnica, i giallorossi sfatano il tabù Olimpico
ROMA – Fuori Burdisso, De Rossi e Osvaldo. Zeman riparte così dopo la batosta di sabato scorso contro la Juve a Torino. Scelte clamorose, che fanno rumore. Non tanto quella del difensore, già annunciata, quanto quelle del centrocampista e dell’attaccante. Dietro c’è Marquinhos, per la prima volta nel suo ruolo, centrale accanto a Castan. A destra torna Piris, dopo la partita da incubo con il Bologna. A centrocampo si rivede Bradley, con Tachtsidis al centro e Florenzi a sinistra. Il tridente offensivo è formato da Lamela, Totti e Destro.
PRIMO TEMPO – All’Olimpico si affrontano due pugili feriti. La Roma vuole dimenticare in fretta la partita con la Juve e lo vuole anche il pubblico all’Olimpico. L’Atalanta è reduce da un 5-1 in casa con il Torino. I giallorossi partono bene, ma durano solo cinque minuti. Dopo un tiro centrale di Bradley, l’Atalanta diventa padrona del campo. Denis fa venire il primo brivido all’Olimpico quando si trova da solo davanti a Stekelenburg con una classica ripartenza: Piris sbaglia il fuorigioco e la prateria si apre davanti al Tanque, ma Stekelenburg salva con una grande parata. L’occasione grandissima per l’Atalanta però paralizza la Roma, che subisce senza reagire per più di venti minuti come un pugile alle corde. Denis fallisce un altro gol, poi De Luca si beve Piris e mette al centro per Maxi Moralez, che a botta sicura stampa il pallone sulla traversa. È un tiro al bersaglio, con la Roma frastornata che però, grazie a un po’ di fortuna, riesce a non subire gol. Poi al 30′ improvvisamente si sveglia Lamela, fa un classico taglio in area zemaniano e Totti lo serve con un delizioso palloneto. È gol, l’argentino supera Consigli con uno strano tocco di stinco, e fa esplodere l’Olimpico. Zeman gli fa i complimenti e gli dice che finalmente ha fatto quello che gli chiede da inizio anno. Da quel momento cambia l’inerzia della gara e la gara di Lamela. Stavolta è l’Atalanta ad accusare il colpo e la Roma spinge. I giallorossi si liberano dei fantasmi, il pallone non scotta più e comincia a girare bene, come le gambe che non tremano più. Destro ha una grandissima occasione per raddoppiare al termine di un’azione bellissima in contropiede ma, su assist di Lamela, il suo tiro al volo colpisce la traversa.
SECONDO TEMPO – Zeman non cambia nulla nella ripresa. La Roma però, a differenza di molte altre volte, non ha finito la benzina nel primo tempo e ricomincia a giocare, soprattutto con Totti, che impegna Consigli con un paio di conclusioni velenose. Anche Lamela sale in cattedra: l’argentino è un altro giocatore dopo il gol che ha sbloccato il risultato e anche se stesso. Ad essere stanca invece è l’Atalanta, la manovra non è più fluida come nel primo tempo. La squadra di Colantuono trova il gol al 74′ con Denis che ribadisce in rete un tiro deviato da Cigarini, ma Banti annulla per fuorigioco. In realtà Piris era salito in ritardo e lo teneva in gioco. È l’unico vero pericolo per la porta difesa da Stekelenburg nella ripresa. La Roma questa volta riesce a gestire il risultato e non subisce la rimonta. È la prima vittoria in casa della stagione per i giallorossi, che sfatano anche il tabù Olimpico. E per la prima volta finisce anche a reti inviolate. Il reparto difensivo ha funzionato, buono l’esordio di Marquinhos al centro. C’è ancora da lavorare molto però, i primi venti minuti non vanno dimenticati. Ora ci sarà la sosta. Zeman quindi ha tempo. Le scelte del boemo faranno discutere molto, ma il campo gli ha dato ragione. Serviva una risposta dopo il ko con la Juve, ed è arrivata. Tre punti preziosi che proiettano la Roma al quinto posto, in zona Europa.