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IL PAGELLONE DI ROCKY & APOLLO Top e flop della nostra Serie A

Rocky e Apollo

Nuovo appuntamento per la rubrica di GazzettaGiallorossa.it, che analizza il meglio e il peggio dell’ultimo week-end calcistico salendo sul ring, tra top e flop. I nostri esperti sotto le mentite spoglie di due icone della boxe cinematografica (Rocky & Apollo), affrontano i temi della nostra Serie A senza colpi sotto la cintura.

 

 

 

 

Stramaccioni

VOTO 10 STRAMACCIONI:

Il giovane tecnico neroazzurro bistrattato in questo avvio di campionato un po’ stentato dell’Inter, riesce a trovare la quadratura del cerchio e conquista la vittoria nella stracittadina milanese, complice una rete di Samuel, tanto coraggio e nonostante un uomo in meno per la giusta, quanto stupida, espulsione di Nagatomo. Il paragone con Mourinho è eccessivo, ma il carattere c’è. Determinato. 

 

 

 

Curva Genoa


VOTO 9 STANDING OVATION PER GASPERINI A MARASSI:

Finalmente qualcosa di buono a livello sportivo e etico. Gli applausi scroscianti riservati all’attuale tecnico del Palermo al Marassi di Genova, riappacificano con il calcio e rendono il sabato sera di Gasperini meno pesante, complice anche il punto ottenuto grazie alle rete di Giorgi. Bello vedere che qualcuno non dimentica sacrificio, dedizione e lavoro svolto per anni. Memoria storica.

 

 

 

Serse Cosmi


VOTO 8 COSMI:

Il tecnico del Siena sfoga tutta la sua rabbia, urlando in faccia a Mazzoleni come non abbia voglia di abbandonare il rettangolo verde a seguito del cartellino rosso sventolato dalla giacchetta nera, per le proteste copiose del tecnico sul mancato secondo giallo a Chiellini causa un brutto fallo sulla metà campo ai danni di Felipe. Il bello è,  che il dramma sportivo doveva ancora arrivare: dopo l’espulsione dell’allenatore manca infatti, oltre all’espulsione di Chiellini, un calcio di rigore per il Siena e sopratutto: l’uomo assist juventino per la vittoria finale diventa proprio il centrale bianconero con la palla volante offerta per il destro in corsa di Marchisio. Il peggio deve ancora venire…

 

Almiron


VOTO 7 ALMIRON
:

Per due volte va vicinissimo al bersaglio grosso con delle sventole dai 50 metri, costringendo Mirante ai lavori forzati. In Sicilia non sono nuovi a queste gesta, visto il predecessore catanese Mascara e quello palermitano Miccoli. Rimane il fulcro del gioco etneo assieme all’altro trequartista Francesco Lodi. Veron.

 

 

 

Marco Borriello


VOTO 6 BORRIELLO:

Merita ampiamente la sufficienza per la media gol dimostrata in questo avvio di stagione con i rossoblu. Contro il Palermo timbra ancora il cartellino, con un pregevole colpo di testa in anticipo sul centrale difensivo rosanero, confermandosi come perfetto bomber di provincia, nonostante ingaggio e tecnica siano da top player. Palanca.

 

 

 

Abbiati


VOTO 5 ABBIATI:

Reduce dalla strepitosa prestazione in Champions League nella campagna di Russia di San Pietroburgo, torna ai suoi standard effettivi, concedendo il gol risolutivo a Walter Adrian Samuel appena al 3′ di gioco, in un derby vecchio parente di quelli illuminanti e ricchi di campioni delle passate stagioni. Il cross di Cambiasso, poteva essere intercettato, ma ancora più grave è il pallone concesso pochi istanti dopo a Milito, per il possibile 2-0, con un passaggio degno del miglior assistman. Si salva solo grazie alla benevolenza del principe del Bernal. Alti e bassi.

 

 

Benalouane

VOTO 4 BENALOUANE:

E con lui tutta la retroguardia del Parma, capace di farsi infilare ripetutamente dal tridente argentino catanese, semplicemente inarrestabile grazie alle frecce Gomez e Barrientos; il risultato non assume un passivo ancor più pesante, solo per la mancata convalida della rete messa a segno da Bergessio. La menzione negativa, va però in pieno al difensore francese che fa di tutto per farsi espellere con proteste reiterate al direttore di gara Calvarese, costringendo quest’ultimo a tirare fuori il secondo giallo e mandarlo sotto la doccia anzitempo. Beota.

 

 

Diamanti

VOTO 3 ALL’ATTACCO DEL BOLOGNA:

Inutili, inappropriati, sterili. Con queste 3 parole si racchiudono in maniera esplicativa i 90′ di gioco espressi dall’attacco felsineo nella difficile trasferta fiorentina. Va bene il possesso di palla continuo espresso dalla squadra di Montella, ma non riuscire a concludere nemmeno una volta nello specchio della porta difesa da Viviano, è una cosa inaccettabile: specie se tra le tue fila puoi annoverare due terminali offensivi della nazionale italiana come Diamanti e Gilardino. Spuntato.

 

 

 

Stroppa

VOTO 2 ALLA DIFESA DEL PESCARA:

Il secondo gol di Klose rappresenta in pieno cosa non insegnare nelle scuole calcio. La moria di centrali difensivi italiani e figlia anche, dei mancati insegnamenti di base sulle marcature. Il centravanti teutonico, non fallisce lanciato da un bel colpo di biliardo da parte di Candreva, ma gli occhi fissi dei difensori abruzzesi sulla palla senza mantenere il contatto fisico con l’avversario sono decisamente penosi e non congrui con un campionato importante, sopratutto a livello tattico, come la Serie A. Dilettanti allo sbaraglio.

 

 

Romero


VOTO 1 ROMERO:

Il portiere della Doria la combina grossa, con una topica macroscopica per la rete della definitiva vittoria clivense firmata da David Di Michele. Per il portiere titolare della nazionale argentina, un errore gravissimo e senza scusanti. Presa d’acciaio.

 

 

 

Mazzoleni


VOTO 0 MAZZOLENI E IL SESTETTO ARBITRALE DI SIENA:

A questo punto rischiamo di doverci ripetere. La direzione di gara del fischietto della sezione di Bergamo per il match del Franchi è stato nettamente fuori livello. La Juventus è sì la squadra da battere per la vittoria finale di questo campionato, ma con questi arbitraggi è tutto troppo semplice, poco regolare e insufficiente. Mancano nell’ordine un calcio di rigore per il Siena e l’espulsione sacrosanta di Chiellini. Cose già (s)viste…Mazzolate-Mazzoleni. 

 

 

Rocky & Apollo


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