La settima giornata di Premier League conferma le aspettative delle squadre di vertice, tutte vincenti, che iniziano a scavare un netto solco rispetto a alle altre compagini, complice un ‘alternanza di risultati che sancisce ulteriormente la grande competitività del massimo campionato inglese. Risorge il Manchester United in quel di Newcastle mentre vincono agevolmente sul proprio campo sia il Chelsea che il Manchester City.
RISURREZIONE UNITED – Dopo il duro colpo subito nella gara casalinga contro il Tottenham, gli uomini di Sir Alex Ferguson dimostrano di saper tener botta, andando a dominare al Saint James Park di Newcastle: in una gara assai delicata, anche per via della storica rivalità tra le due formazioni – basti pensare che negli store dei Magpies sono ancora in vendità i Dvd della storica vittoria per 5-0 risalente al 1996 – i Red Devils entrano in campo con il piglio della grande squadra e dopo un quarto d’ora sono già in vantaggio per 2-0, reti di Evans di testa e del francese Evrà su assist di un Wayne Rooney in crescita. La reazione dei bianconeri tarda ad arrivare e la tanto attesa svolta viene negata dall’arbitro Webb che non assegna una rete ai padroni di casa, De Gea infatti respinge il pallone di Demba Ba quando questo era già oltre la linea di porta. A chiudere i conti ci pensa Cleverley dopo che lo United aveva fallito altre 3-4 clamorose palle gol. Vincono con lo stesso punteggio anche i cugini del Manchester City che sbriciolano in poco più di un’ora le resistenze del Sunderland: apre le marcature Kolarov al 5′ e nella ripresa arrotondano il punteggio prima Aguero al 60′ e poi Milner allo scadere, ma la tranquillità dei Citzens è minata dalle bizze di Mario Balotelli il quale dopo esser stato sostituito dal Kun Aguero, reagisce andando direttamente all’aeroporto e prendendo un volo per l’Italia, alimentando la ormai consueta pioggia di critiche in merito ai suoi deprecabili atteggiamenti. Pareggio dell’Everton per 2-2 sul campo del Wigan, marcature di Konè e Di Santo per i Lettigs mentre per gli ospiti vanno a segno il solito Nikica Jelavic, non spettacolare ma dannatamente efficace, e Baines all’87 ‘su rigore . I Toffees vengono agganciati al quarto posto in classifica dall’ottimo West Bromwich Albion, vittorioso tra le mura amiche 3-2 con il QPR fanalino di coda, e anche dal Tottenham, che a White Hart Lane sbriga la pratica Aston Villa con un tipico 2-0 all’inglese frutto dei gol di Caulker e Aaron Lennon. Gli uomini di Villas Boas paiono rigenerati, come dimostrano le recenti prestazioni, che sono valse quattro vittorie consecutive ed una rapida ascesa nella parte alta della classifica, dove gli Spurs sembrano esser in grado di recitare un ruolo importante.
INARRESTABILE CHELSEA – I Blues colgono il sesto successo in 7 partite attestandosi in vetta con un vantaggio di 4 punti sulle inseguitrici mancuniane. I ragazzi di Di Matteo danno l’ennesima dimostrazione di forza a Stamford Bridge seppellendo in rimonta il Norwich 4-1. Alla rete iniziale di Holt per gli ospiti rispondono i padroni di casa che vanno in gol con un Fernando Torres che pare finalmente ritrovato, arrotondando poi il punteggio con i soliti Lampard ed Ivanovic, (che rendimento per quest’ultimo!). Partecipa al festival del gol anche il gioiellino Hazard il quale si è integrato perfettamente negli schemi della formazione londinese esprimendo al meglio le sue immense qualità nel ruolo di trequartista di sinistra, posizione che permette al belga di non essere imbrigliato dai mediani avversari come invece accadeva da centrale, divenendo assai pericoloso in zona gol. Crisi di rigetto per il Liverpool che mal digerisce, almeno fin ora, le disposizioni del tecnico Brendan Rodgers: i Reds non vanno oltre lo 0-0 interno con lo Stoke City ma quel che è peggio, è l’evidenziarsi di una manovra ingolfata che vive di spunti personali, come quelli di Gerrard ma soprattutto di Suarez, che però non bastano a fare risultato pieno denunciando ancora molte lacune nella trasmissione della palla. Sono appena 6 i punti raccolti in 7 partite, un ruolino di marcia quasi da retrocessione. In uno degli innumerevoli derby londinesi l’Arsenal la spunta 3-1 sul West Ham a Boleyn Ground. Da segnalare la rete di Giroud, centravanti pagato a peso d’oro, che finalmente si sblocca su assist di Podolski, pareggiando il momentaneo vantaggio degli Hammers firmato da Diamé. Di Theo Walcott e Santi Cazorla le stoccate che valgono 3 punti importantissimi per gli uomini di Wenger. Finisce 2-2 la sfida salvezza tra Swansea e Reading; i padroni di casa rimontano il doppio svantaggio maturato in virtù delle segnature di Pogrebnyak ed Hunt, con i gol di Moore e Routledege, rispettivamente al minuto 71 e 78. Stesso punteggio tra Southampton e Fulham, ma diversa la sequenza delle reti: al vantaggio dei Saints con Josè Fonte rispondono i Cottagers che trovano il pari con un’autorete di Hooiveld al 69′ per poi passare in vantaggio all’88’ con Richardson. I padroni di casa proprio non ci stanno a perdere così si riversano in avanti vedendo premiata la loro audacia dalla rete di Jose Fonte che mette a segno una doppietta personale salvando i suoi da una sconfitta beffarda, a dimostrazione che in Premier League vi è una tale intensità perdurante per tutta la gara che rende ogni minuto di gioco decisivo.
Danilo Sancamillo