(E. Incorcia/F.M. Splendore) – La nuova frontiera del calcio italiano è la Colombia. Già, è incredibile come stia crescendo il numero di giocatori che arrivano da quel Paese del Sudamerica o che comunque sono nati lì. E così la serie A – abituata a pescare in Brasile, Argentina e Uruguay – si scopre, tra i grandi campionati d’Europa, quello con il maggior numero colombiani: dieci. C’è chi ormai ha messo radici come Yepes e Zuniga, o ha scelto di tornare come Zapata, o è arrivato nell’estate 2011 come Ibarbo, o all’inizio dell’anno come Guarin. E c’è chi è appena arrivato come Pabon e Quintero. Muriel e Cuadrado li ha scoperti l’Udinese: uno è tornato a Udine (da Lecce), l’altro è a Firenze. E sempre a Udine c’è Armero. […]
Chi non vuole attraversare l’Oceano, opta per il campionato messicano, dove girano un po’ di soldi e c’è un buon livello tecnico, oppure tenta l’avventura negli Stati Uniti: le prospettive, college e ingaggi importanti. Però in Colombia, nuova frontiera del mercato scoperta dai club europei (e dall’Italia in particolare), c’è ancora tanto da scegliere. Pedro Franco(21) dei Millionarios di Bogotà è un difensore centrale seguito, intelligente sul piano tattico, non velocissimo però forte nel gioco aereo. OscarMorillo (24) è difensore attualmente in forza all’Atletico Nacional, compagno di squadra di un giovane portiere, Cristian Bonilla (19), il futuro della nazionale maggiore ed è stato a un passo dal City. C’è tanto da scegliere anche tra gli attaccanti. Il Chelsea l’ha già fatto assicurandosi Joao Rodriguez (16), talento sfornato dal Boca Juniors di Cali (vivaio molto interessante), che i Blues avevano adocchiato nel Sudamericano Under 15 a dicembre 2011. Occhio anche a Luis Mena (18) del Boyaca Chico; a Miguel Borja (19) del Cortuluà (seconda divisione), centravanti dall’Under 20, mezzi fisici interessanti; Edwin Cardona (19), trequartista del Santa Fe, potrebbe finire in Germania o Portogallo.