(A. Pugliese) – A conti fatti, chi ha ragione adesso? Zeman che ha chiesto massima disponibilità ad Osvaldo e De Rossi o i due azzurri, che a Yerevan (Armenia) hanno salvato Prandelli, con applicazione e spirito di sacrificio? La città ieri era spaccata a metà. Anche se, facendo bene i conti, Zeman ne esce da vincitore.
A specchio «Se Zeman deve ringraziarmi per De Rossi e Osvaldo? Assolutamente no, ogni allenatore ha il sacrosanto dovere di fare le sue scelte — ha detto il c.t. azzurro Prandelli — Zeman le ha motivate. Le sue critiche sono state pesanti, ma ogni giocatore deve rispondere solo sul campo». Appunto, quello che cercava Zeman, che ora si ritroverà due giocatori con un bel carico di motivazioni. In più, De Rossi in azzurro ha giocato proprio dove gli ha chiesto di giocare Zeman nella Roma (da intermedio) e Osvaldo ha fatto il centravanti, è vero, ma scivolando spesso lateralmente. Altra cosa che vorrebbe Zeman nella sua Roma. «Per interpretare un determinato ruolo nel club può servire del tempo, ma Daniele e Osvaldo lo possono fare tranquillamente», ha aggiunto Prandelli. Che, poi, ha chiuso il cerchio dando ragione al boemo su un’altra cosa:«Almeno finché adotteremo questo modulo, Osvaldo e Destro non possono giocare insieme». Esattamente quello che ha detto Zeman dopo Roma-Atalanta.
Soddisfazione Ma come sono state accolte le gesta azzurre a Trigoria? Con soddisfazione, è ovvio, anche se nessuno del club ha fatto un passo ufficiale con i due giocatori. Del resto, tra due giorni saranno di nuovo a disposizione di Zeman e se dovesse arrivare un’altra bella prestazione anche con la Danimarca, tutto sarà più semplice (o no?). L’ultimo tweet di Osvaldo, da questo punto di vista, lascia spazio a numerose interpretazioni: «La gente que me fallò las voy dejando atràs…». Che, tradotto, vuol dire «La gente che mi ha bocciato me la sto lasciando dietro…».
Bradley trequartista Intanto un altro giallorosso che si è distinto in nazionale è Michael Bradley, che nella vittoria (risicata) per 2-1 degli Usa in casa di Antigua & Barbuda ha giocato quasi da trequartista. «Gli ho chiesto di cominciare come mezzo sinistro e di spingere il più possibile — ha detto Jurgen Klinsmann, c.t. americano — Devo dire che lo ha fatto bene». E Michael? «Abbiamo vinto una partita anche senza meritarla fino in fondo e siamo felici per questo. Dobbiamo imparare ad avere più l’istinto del killer, a chiudere le partite. Ci servirà con il Guatemala, ma nel gruppo c’è un’atmosfera super». Quella che si spera di avere anche a Trigoria, a partire da mercoledì, il giorno del ritorno dei tanti nazionali