(A. Santoni) – Se l’amore dura tre anni, per Pablo Daniel Osvaldo è fatta. Del libro-film di Frederic Beigbeder, eccentrico intellettuale francese, che l’attaccante ha già consumato con piacere qualche tempo fa, in questo caso ci serve la suggestione del titolo. Stiamo pensando all’amore “tecnico” tra lui e la Nazionale, di qui al 2014. E a conti fatti potrebbe anche bastargli meno di un trienno: 600 giorni, 603 domani, per l’esattezza.Tanto manca infatti da qui all’inizio del mondiale brasiliano. Potrebbe sembrare un eccesso o un azzardo assoluto lanciare una volata di tale lunghezza, ma se uno ha la maglia azzurra da titolare addosso, deve sapere che non può star lì sui pedali o magari cercare di fare il succhiaruote: il futuro di un azzurro, anche quello a medio o lungo termine, è sempre adesso. Questo insegna la storia recente dell’Italia. Non ci sono posti garantiti, soprattutto in attacco. Osvaldo il suo spazio nella squadra di Prandelli se lo è meritato con i fatti. E mentre ancora si aspetta di capire quello che sarà di nuovo capace di fare in azzurro il predestinato del ciclo precedente, Balotelli, con Cassano ora fuori dal nuovo progetto prandelliano, l’attaccante romanista può consolidare il suo destino.
CORRIERE DELLO SPORT Osvaldo vede già il Brasile
RECORD – Un bomber ha un modo molto semplice per far coincidere presente e futuro, tra l’altro: quello di fare gol. E Dani Osvaldo questo ha fatto subito. In Nazionale, l’italo argentino, è già a quota 3 in 5 presenze. Un ritmo che negli ultimi tre decenni è stato tenuto solo da autentici fuoriclasse nostrani: Paolo Rossi, campione del mondo nell’82, e Totò Schillaci, medaglia di bronzo iridata a Italia ’90 (…).
A SAN SIRO – Sciolte le ultime riserve riguardanti il recupero di Balotelli, l’attaccante della Roma, dopo la prodezza che ha chiuso il match contro l’Armenia venerdì scorso, si prepara a tornare in campo al Meazza contro la Danimarca. Proprio in quello stadio, il 2 settembre scorso, Osvaldo ha realizzato in questa stagione un gol straordinario, su assist di Totti, in una delle azioni più zemaniane di questo tribolato avvio romanista: tutta verticale, assist del capitano giallorosso a tagliare l’Inter, corsa diagonale e inserimento fulmineo nello spazio dell’attaccante, pallonetto micidiale su Castellazzi in uscita. In quella occasione e in quella sede nessuno poteva immaginare che si sarebbe arrivati quasi alla rottura tra il giocatore e il tecnico che, come arcinoto, due domeniche fa, lo ha escluso da Roma-Atalanta, insieme a De Rossi e Burdisso, per scarso rendimento pre gara. In questo caso non gli è servito un ritmo quasi insuperabile per vincere ogni critica: come scrivevamo ieri, Osvaldo sta ballando al tempo di un gol a partita (6 presenze, 6 gol, tra Roma e Nazionale).
LA COPPIA PIU’ BELLA – Pablo Daniel, in azzurro ha già fatto coppia tre volte con Giovinco (all’esordio un anno fa contro l’Irlanda del Nord, subentrando a Cassano, poi a settembre contro la Bulgaria e infine a Erevan), una con Balotelli (a Roma, contro l’Uruguay, il 15 novembre scorso) e una con Destro (a Modena contro Malta, un mese fa), condividendo uno spezzone di partita col compagno romanista a Sofia e con El Shaarawy nel finale contro l’Armenia. Ma senza dubbio la coppia più bella è quella formata da lui e… dalla piccola Vittoria, sua figlia di 4 anni, che ieri Osvaldo teneva in braccio, a Coverciano, ascoltandola parlare fitto fitto e baciandola ogni due passi, con un amore che dura per sempre.