(F.Balzani) La voce e lo sguardo di un uomo, intrappolato nel corpo di un ventunenne.Bojan Krkic è a disagio davanti ai microfoni(sporadiche le sue apparizioni davanti alla stampa a Barcellona) e ieri ne ha dato la conferma.
«Non mi sento un titolare, né una riserva. Voglio semplicemente allenarmi bene e dimostrare chi sono. Fisicamente mi sento a un livello più alto di quello che mi aspettavo, dopo due stagioni in cui ho giocato poco. Voglio dimostrare al mister e a tutti di essere un ottimo giocatore».
È sicuro di poter dare il suo contributo alla causa. Il gol contro il Novara, che ha sbloccato il risultato sul sintetico del Silvio Piola, rischia di mettergli addosso la scomoda etichetta di giocatore decisivo solo partendo dalla panchina, come Montella nell’anno del terzo scudetto. «A Barcellona non ho mai sentito dire questa cosa. Qui si è cominciato a parlarne perché ci sono stati due episodi. Ma se fossi stato un giocatore di questo tipo, non sarei mai arrivato alla Roma». Il messaggio a Luis Enrique è chiaro, ha voglia di mostrare il suo valore e fare di tutto per avverare una meravigliosa «ilusiòn» cioè il sogno, l’obiettivo: «Lo scudetto, oppure arrivare nelle prime tre, in Champions. Ma dobbiamo lavorare. Abbiamo tanti desideri per cui ogni giorno lavoriamo duramente. Vedremo a maggio. Però per il momento dobbiamo ragionare a breve termine».
Bojan è arrivato con la formula del prestito oneroso, 12 milioni, con diritto di riscatto per il Barcellona (17 milioni la prossima estate o 13 fra due anni) e di un controriscatto per la Roma fissato a ulteriori 28 milioni. Nessun rimpianto: «Sono molto contento perché sono venuto in un club molto grande. La squadra sta lavorando benissimo e quando abbiamo perso non siamo stati mai inferiori. Totti? Lui è un elemento chiave, sia dentro sia fuori dal campo. Con lui vicino, tutti miglioriamo».
Particolare che invece può momentaneamente tranquillizzare la piazza giallorossa è la sensazione che ha dato quando è stato interpellato su tematiche inerenti al Barcellona: «Non voglio parlarne ed entrare nei dettagli. È una sua cosa personale, è un suo tema (riferito a Ibrahimovic, ndr). Non voglio parlare di Guardiola, né del Barcellona. Sono un giocatore della Roma, la mia Barça è giallorossa e voglio concentrarmi solo su questo». Parola di Bojan Krkic.