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GAZZETTA DELLO SPORT Florenzi è realtà “Roma e Under 21 solo col lavoro”

Alessandro Florenzi

(F. Velluzzi) – In quel televisore che si è caricato sull’aereo da Kalmar c’è tutto Alessandro Florenzi: un ragazzo che col calcio si diverte come un matto. Flo è bravo alla playstation (ha preso una tv per far giocare tutti perché quella dell’albergo non si adattava al giochino tanto amato) quanto sul campo vero. Il gol che ha dato all’Italia la certezza di andare in Israele è un capolavoro e il nuovo campioncino sfornato a Trigoria l’ha dedicato al nipotino Emanuele con un curioso trenino.

Ferrara Florenzi si è affacciato in Under 21 il 6 settembre dello scorso anno a Szekesfehervar in Ungheria. Lo pescò Ciro Ferrara dal Crotone. Qualcuno disse: «Ciro ha fatto la squadra di operai».Pochi immaginavano che quel ragazzo di Vitinia meno di un anno dopo sarebbe stato il simbolo di questa Nazionale e un titolare della Roma. «Non smetto mai di ringraziare Ferrara, il resto lo ha fatto Mangia. Con loro ho sentito la fiducia», dice la mezzala giallorossa. L’altro merito va a Leonardo Menichini che a Crotone gli ha fatto fare pure il terzino. La rifinitura è targata Zeman che, quando vede giovani che non si risparmiano, non esita a preferirli ai grandi nomi.

Esplosione Florenzi ha una grande qualità: sa fare tutto e sa stare ovunque. «Per me è una mezzala», dice Mangia che ieri ha proseguito nei complimenti: «Il giocatore che mi stuzzica di più? Florenzi. Mi tengo stretto lui. Dico solo che è un buon calciatore altrimenti lo carico di eccessiva responsabilità. Ma lui ha la testa giusta». Esatto. Flo saprà rientrare in punta di piedi nello spogliatoio della Roma, così come resta, col portiere del Pescara Perin, il più casinista nell’Under. Tiene su il morale, fa gli scherzi e fa gruppo, dà la carica, è un leader: «Penso di essere cresciuto, ma solo col lavoro quotidiano. Abbiamo fatto benissimo per due anni e raccogliamo i frutti. E il gruppo è davvero la forza di questa squadra che adesso vuole essere protagonista all’Europeo di giugno». Giusto così. Cesare Prandelli saprà aspettare. Alessandro porterà avanti il suo percorso con Devis Mangia fino all’estate. Poi, se avrà fatto il definitivo salto di qualità, come sembra, si consegnerà a Prandelli e alla Nazionale maggiore. Finora, ha sommato 12 presenze con l’Under e 4 gol. L’ultimo alla Svezia a Kalmar, il primo al Liechtenstein a Vaduz il 6 ottobre del 2011. Poi altre due perle, ma in amichevole: a Edimburgo con la Scozia e a Leeuwarden con l’Olanda a Ferragosto (3-0 per gli azzurri) nella partita più bella della gestione Mangia.
Romanisti Quando parla di gruppo Florenzi non dimentica che questa squadra ha una matrice giallorossa. Il primo ad affacciarsi è stato l’esterno offensivo Marco D’Alessandro ora a Cesena. Non ha resistito con Ferrara. È un pilastro, invece, l’esterno difensivo Alessandro Crescenzi, adesso a Pescara e bloccato da un infortunio. Lo è diventato Paolo Frascatore, prestato al Sassuolo (dove finora ha giocato una sola partita), classe ’92, esterno difensivo sinistro, uno dei pochi. E’ sempre lì Federico Viviani, classe ’92 pure lui, centrocampista che la Roma ha spedito a Padova, sperando di affidargli entro due anni le chiavi del centrocampo.
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