

(G. Giubilo) – Alla fine, lo capiranno tutti, perfino i meno dotati intellettualmente che rappresentano purtroppo la maggioranza, che il Soldato Ryan da salvare non è Zeman e neanche De Rossi. Da tutelare, con un comune sforzo indirizzato alla logica e al buonsenso, c’è solamente la Roma. Nel suo insieme: squadra, società e soprattutto tifosi, quelli che dedicano passione e interesse a un solo obiettivo, anche con sacrifici economici.
De Rossi è tornato a Trigoria, con atteggiamento professionale: lo stesso che aveva esibito nella parentesi azzurra, onorata da due gol preziosi e da un impegno feroce, tanto da proporsi come protagonista in ogni zona del campo. Le qualità che il suo tecnico aveva implicitamente negato in quella infelice conferenza stampa. Si sono naturalmente incrociati sul campo di allenamento, i due primattori della tragicommedia che ci accompagna ormai da quasi due settimane.