Carlo Mazzone, ex allenatore della Roma, ha parlato del posticipo serale dell’ottavo turno di Serie A che vedrà la squadra capitolina di scena al Ferraris contro il Genoa:
Quali sono i punti di forza e i punti deboli di questa Roma?
“I punti forti sono sicuramente le idee di un grande allenatore quale Zeman è, i punti deboli invece sono l’attuazione troppo veloce di queste idee e l’ambiente che, se fosse più sereno, darebbe modo a giocatori ed allenatore di lavorare con calma”.
Come si batte Zeman?
“La Roma attacca con tanti uomini, quindi conviene aspettarla e crearsi gli spazi per attaccarla, anche se è difficile proprio per il modo che ha di giocare riuscire a prendergli palla”.
Cosa ne pensa di De Canio e dei suoi schemi?
“Per essere sincero non seguo molto le altre le squadre, se non guardando gli spezzoni alla Tv, di certo posso dire che è una buona squadra che esprime un buon gioco.
Nel quadro tattico della gara dove si determinerà l’esito della partita?
“La Roma fa sempre pressione, attacca con tanti uomini, quindi credo che la gara sarà determinata nei trenta metri finali d’attacco della Roma, dove si perde e si riconquista palla”.
Chi potrebbero essere i giocatori determinanti di questa partita?
“Totti e Destro, ma anche Osvaldo è molto importante”.
Come finirà questa partita?
“E’ una partita aperta a tutto, speriamo vinca il migliore, quindi la Roma”.
E’ proprio sicuro della vittoria della Roma?
“Mi sorprenderebbe il contrario, ma se fa la domanda ad un romano non può darvi una risposta diversa (NDR: sorride); a parte le battute, diciamo che se la Roma merita spero che vinca, se non merita, che perda. Tra l’altro ho sempre avuto una simpatia particolare per il Genoa, pensando alle squadre di Genova ho sempre preferito il Genoa alla Sampdoria. Anni fa tra l’altro mi si era paventata l’opportunità di venire ad allenare proprio il Genoa, ma poi purtroppo non se n’è fatto più niente”.
Fonte: pianetagenoa1983.it