“Il Barcellona è la squadra più forte del mondo e vederla è uno spasso: sembra un gruppo di nanerottoli e invece tutti finiscono in balìa del loro gioco”. Lo dice l’ex allenatore del Cagliare Roberto Donadoni in una intervista rilasciata oggi a La Repubblica. “Ma emularli nel settore giovanile è un conto, scimmiottarli con le squadre di élite è un altro: è controproducente – spiega l’ex ct azzurro – Basta un dato per capire: a parte Sanchez, infortunato, nel Barcellona c’è un solo giocatore passato dal campionato italiano: Maxwell, che però è una riserva. L’esperimento di Luis Enrique alla Roma? No, è diverso. Lui arriva dal Barça, lo capisco e lo rispetto. Ha quel tipo di dna e ha tutte le ragioni per cercare di proporlo in Italia: spero solo che gli venga data la possibilità di farlo. Pirlo? La Juve è più forte, dopo il mercato, e lo sta dimostrando. E quando un campione di quella levatura aggiunge alla classe gli stimoli che gli derivano dal volere dimostrare di essere ancora un grande, diventa ancora più straordinario. Alcune volte, quando allenavo Andrea, sorridevo da solo per la semplicità delle grandi giocate che gli vedevo fare. Oggi qualitativamente è il più forte. Lo metto sul podio dei migliori calciatori italiani degli ultimi dieci anni: gli altri due sono Totti e Del Piero”.
(Fonte: La Repubblica)