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CORRIERE DELLA SERA Zeman a lezione di Juve

(R.Perrone) - Il tempo sembra non essere passato solo per Zdenek Zeman, l’ultimo giapponese del calcio, chiuso nella giungla del suo personaggio. La Juventus invece è molto cambiata rispetto a quella degli inverni (e anche delle primavere) dello scontento, quelle dei settimi posti. I nemici di Zeman nella Juventus sono tutti fuori, nelle

IL MESSAGGERO Sabatini severo: “Sopravvalutati alcuni calciatori”

(U. Trani) - Walter Sabatini è severo con la squadra. Zemancrolla a Torino come Luis Enrique l’anno scorso, ma per il ds la responsabilità non è di chi sta in panchina: «Sono due allenatori forti che propongono un gioco offensivo. Dobbiamo interrogarci su altre scelte, magari non tutte felici. Abbiamo sopravvalutato alcuni calciatori, non tanto

LA REPUBBLICA Zeman: “Abbiamo sbagliato tutto”

(F. Ferrazza) - Fatica a parlare, rendendo quasi incomprensibili le parole gonfie d’amarezza che a fine gara sembra costretto a rilasciare. Zeman è una maschera messa a dura prova dal naufragio della sua Roma a Torino, per un 4-1 che avrebbe potuto essere di gran lunga peggiore.«Abbiamo sbagliato tutto, siamo stati in balìa

IL TEMPO Comanda la Juventus

(A. Austini) - Undici a uno. È il conto complessivo dei tre Juventus-Roma giocati nello «Stadium» torinese in un anno e mezzo. Non serve altro per quantificare il distacco tra le due squadre, molto più ampio degli otto punti di differenza in classifica con appena sei giornate disputate. La terza verifica è impietosa: una

IL ROMANISTA Sabatini: “Adesso basta”

(P. A. Coletti) - Ancora quattro gol a Torino. Allo Juventus Stadium la Romaè durata solo quattro minuti. Una squadra annullata totalmente dai bianconeri. Spiegare una prestazione così è impresa difficile ma doverosa. Il primo a metterci la faccia è stato Daniele De Rossi: «Una partita mai iniziata. Una brutta figura contro una squadra

IL ROMANISTA Zeman: “Non vedo le mie idee”

(F. Cassini) - Non può essere soddisfatto della sua Roma, anche se forse questa non è ancora la sua Roma. Zdenek Zeman si presenta davanti alle telecamere con sguardo fermo, nonostante la peggiore serata della sua gestione sia finita da pochi minuti, e non vuole sentir parlare di dare la colpa a qualcuno:«Abbiamo cercato

IL TEMPO Il paradiso è lontano, l’inferno dietro l’angolo

(T. Carmellini) - Non era di certo questa la partita che la Roma di Zeman doveva vincere a tutti i costi, perché è evidente che al momento tra le due squadre c’è una differenza abissale. La Juventus è «la squadra», la Roma al momento non ci assomiglia nemmeno: cantiere aperto che paga carissime tutte le sue

IL TEMPO Sabatini: “Ho sopravvalutato alcuni giocatori”

(E. Menghi) - "Un tremendo passo indietro". La sintesi di Sabatini è tanto vera quanto dolorosa. Il ds giallorosso non accetta la sconfitta con la Juventus, che ha messo in luce troppe lacune nella Roma che anche lui ha costruito: «Un po’ di onestà ci deve stare. Questi giocatori devono dimostrare di essere forti nelle partite importanti».

CORRIERE DELLO SPORT De Rossi: “I tifosi non vanno illusi”

(R. Maida) - La faccia è stanca, spenta, è lì a riflettere l’umore dei tifosi. Ma le parole sono dure, accorate quanto piene di significati. Tutti o quasi molto negativi per la Roma. Quando Daniele De Rossi infila un auricolare e si piazza davanti a un microfono non esprime mai concetti ordinari. E nel canaletto

CORRIERE DELLO SPORT Marotta: “Zeman parli con i risultati”

(A. Maglie) - «In campo deve scendere sempre questa Juve». Non ha dubbi, Vidal, anche ieri tra i migliori in campo, autore, su rigore, del gol del raddoppio, probabilmente quello che ha quasi definitivamente affondato la Roma: «Abbiamo fatto la stessa partita dello scorso anno». (...) La larga vittoria assume evidentemente significati diversi.

IL TEMPO Venticinque minuti di autentico massacro

(Il Tempo) - Era nei preventivi, la vittoria che avrebbe nuovamente proiettato la Juve sola al comando. Più difficile prevedere l’autentico massacro maturato in venticinque minuti, tre gol e quattro cartellini gialli, Roma non pervenuta.Rispetto alla linea difensiva giallorossa, Luis Enrique avrebbe fatto la figura di un bieco catenacciaro. Unica nota lieta, il fair-play: non

IL ROMANISTA Quattro a uno zitti e a casa

(C. Zucchelli) - Quando al 19’ del primo tempo senti lo Juventus Stadium cantare “Tutti a casa alè”, quando il “signor” Leonardo Bonucci si permette, col sorriso e l’arroganza dei più forti, di prendersela con un ragazzino di 20 anni che era andato a parlaci con calma quando vedi il labiale di Carrera che dice

IL MESSAGGERO Dopo le prime 6 giornate stessi punti di Luis Enrique

(U. Trani) - Anche nel campionato scorso la Roma, nel girone di ritorno, fu sconfitta nettamente allo Juventus stadium contro i bianconeri di Conte: 4 a 0, senza storia. Ma per prendere tre gol nel primo tempo ci mise ventinove minuti e non diciannove come ieri sera. Nella circostanza, dunque, meglio Luis Enrique di

JUVENTUS-ROMA Florenzi: “Dobbiamo continuare a lavorare, non è solo un problema caratteriale. E’ un problema più tecnico”

Non ti basterà la tua prestazione per cancellare l'amarezza, sembra un film già visto "Sicuramente ci aspettavamo qualcosa di diverso, sono molto amareggiato come lo saranno i nostri tifosi" Cosa succede a questa squadra? La Juventus è più cattiva, arriva sempre prima sul pallone "Non c'è un perché. Ci sono partite e partite.

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