Il calcio si sa, non è più solo uno sport. Il calcio come stile di vita e il calciatore come icona di stile. Tante le aziende di moda, pubblicità, comunicazione ecc..,. ad aver intuito il fascino che esercita il mondo del pallone sulla moda. E tanti i calciatori diventati testimonial, modelli, attorini, addirittura scrittori, rimanendo però, c’è da dire, sempre fedeli al loro primo grande amore, il pallone. Chi in queste avventure è stato trascinato dalla compagna di turno, chi ha portato la famiglia in tv, chi ha fatto della sua storia un best seller, chi semplimente è un gran pezzo di ragazzo e quei buongustai degli stilisti, soprattutto italiani, non se lo sono fatto scappare. Fatto sta, che il calcio è ovunque, e per tenerci aggiornati, il più possibile, su tutto quello che i suoi protagonisti ci offrono, soprattutto al di fuori del rettangolo verde, “Gazzetta Giallorossa” ha pensato di dare il via ad un nuovo appuntamento settimanale, una nuova rubrica che andrà a spiare proprio le tendenze, le icone del momento, le coppie più chiaccherate, gli stili più seguiti e anche i più criticati, gli eventi, i gossip, insomma tutto quello che di un calciatore fa notizia, anche spesso, più di quanto accade in campo!
CALCIATORI, COSA VI SIETE MESSI IN TESTA?
C’è da ammetterlo: alcuni fanno proprio invidia! Folti e robusti, resistenti a sudore e umidità, tenuti fermi da un misero elastichino o laccati in bizzarre figure geometriche.
Devo proprio avere un sacco di fantasia, e pazienza, i nostri cari calciatori!
Il pionere di questa moda, non a caso, fu proprio l’icona di stile, eleganza, bellezza per eccellenza del mondo del pallone, Sir David Beckham, che ad oggi risulta essere il calciatore più ricco del mondo, avendo fatto fortuna, oltre che del suo innato talento, della sua oggettiva bellezza ed estrosità. Partendo proprio da lui, oggi vi proponiamo, con un velo di ironia, le acconciature più strane, più imitate o più criticate che vengono meticolosamente tirate su negli spogliatoi prima di scendere in campo! Nel corso degli anni ne ha sperimentati davvero molti di tagli differenti il bel David, potendosi obbiettivamente permettere di strafare, passando da guerriero a metrosessuale, ha indossato un look nero su un corpo bianco quando fece dei suoi capelli mille treccine, simbolo di unione. Trasformandosi poco dopo in skinhead, capello rasato e cura delle basette. La versione samurai, capello esotico raccolto a ciuffi di due o tre codini, è quello che ha portato più a lungo e forse anche il più copiato. Ne sono stati seguaci l’ex difensore giallorosso Philippe Mexès, che ha lasciato ora la corona di ”belli capelli” al più attuale Osvaldo. La fase più glamour di Beckham però, rimane il periodo ”legally blonde” , chiarissimo, biondo, metrosessuale al quadrato e soprattutto il debutto sul rettangolo verde di quell’oggetto che anche noi donne non possiamo non odiare e soprattutto capirne l’utilità: il cerchietto. Che non è un cerchietto, bensì un elastico multiuso che, David in primis, ma ad oggi almeno due giocatore per squadra ne fa uso e abuso, viene posto inizialmente sulla fronte, ma durante i 90 minuti di gioco può diventare elastico per la coda, collana, braccialetto o fascia da capitano! Ma non tutti (purtroppo) sono come David Beckham, e la maggior parte delle volte le imitazioni sono disastrose…
Il sito di appassionati di calcio Football Fanzone ha stilato una classifica delle peggiori capigliature di sempre: sono 11, perfetti per formare una squadra dall’alto tasso di cattivo gusto.
In porta, la coda di cavallo del portiere dell’Arsenal David Seaman, decisamente meno carina del codino di Baggio. In difesa le antenne di Taribo West. Il taglio anni ottanta corto davanti e lungo dietro di un altro difensore, Trifon Ivanov, detto il Lupo Bulgaro. Sempre in difesa, la fascetta da rocker sui lunghi capelli dello statunitense Alexi Lalas. Barba e capelli talmente platinati da risultare bianchi per il portoghese Abel Xavier.
In centrocampo. appartiene al colombiano Carlos Valderrama, la più celebre testa del calcio: una montagna di ricci decolorati con l’acqua ossigenata; una bella cresta rossa per il giapponese Kazuyuki Toda; lunga chioma al vento per una leggenda dell’Olympique Marsiglia di fine anni Ottanta: Chris Waddle. In attacco: i celebri riccioli di Rudy Voeller, il capello lungo, biondo e unticcio dell’argentino Claudio Caniggia, e la pettinatura a uovo di Ronaldo durante i Mondiali del 2002.
A questi fantastici undici, affiancherei per un posto in panchina Hernandez e la sua stella rasata, per non dimenticare la curiosa barba ossigenata di Cissè o il nuovo taglio a banana di Robinho.
Hamsik è ormai archeologia.
Hair Stylist, affilate le forbici!!!!
A cura di Erica Menei