(C. ZUCCHELLI) – Un cda sereno, durato oltre un’ora e in cui si è parlato di stadio e mercato. Argomenti caldi, temi che serviranno a fare della Roma una società e una squadra più forte di quanto non sia ora. A Trigoria nel primo pomeriggio è andato in scena il consiglio d’amministrazione presieduto da Mark Pannes,amministratore delegato assieme a Claudio Fenucci e ponte tra la proprietà americana e i manager italiani. I temi erano già noti ai consiglieri. Soprattutto la disponibilità finanziaria, e cioè le risorse che l’As Roma ha a disposizione complessivamente, non solo quindi per il mercato. Di mercato però si è parlato. Ne ha parlato il direttore generale Franco Baldini che ha fatto il punto su tutte le operazioni condotte finora (comproprietà e riscatti, vedi Borini) e su quelle che si faranno in futuro. Baldini ha posto l’accento sul fatto che l’intenzione è quella di rafforzare la squadra partendo dalla difesa (Dodò, Castan e un altro nome) e dal centrocampo. In attacco, almeno per ora, non sarebbero previste grandi manovre. Perché la Roma, con Totti, Lamela, Bojan, Osvaldo, Borini e Borriello (nelle ultime ore contatto tra lo stesso dg e il suo procuratore, Cavalleri) si sente coperta così.Se poi ci sarà la possibilità di prendere un giocatore forte – Destro – oppure se arriverà un’offerta importante per qualcuno già in rosa se ne potrà parlare. Con calma. Senza fretta. Perché la Roma è convinta di avere una buona squadra a disposizione, non serve rifondare come un anno fa e, come nel caso dell’allenatore, i dirigenti vogliono prendersi tutto il tempo a disposizione.
Non si è parlato di un budget di mercato perché non è mai stato argomento di discussione: la Roma comprerà ciò di cui ha bisogno. In linea, ovviamente, con i suoi parametri. Ma senza lasciarsi sfuggire eventuali occasioni come nel caso di Pjanic lo scorso 31 agosto. Da registrare ieri anche un incontro in mattinata tra Sabatini e il ds del Genoa Capozucca: argomenti Destro, il difensore greco Tachtsidis e anche alcuni romanisti che potrebbero far comodo al club di Preziosi.
L’altro principale argomento di discussione è stato lo stadio, come scritto anche sul comunicato ufficiale: «Il Consiglio di Amministrazione è stato informato sulle recenti operazioni di mercato portate a termine nel corso della sessione della campagna trasferimenti dedicata all’esercizio dei diritti di opzione/controopzione e definizione dei rapporti di partecipazione, all’attività svolta dalla società Cushmann e Wakefield LLP in merito all’individuazione dell’area dove costruire il nuovo stadio e dell’avvenuta formalizzazione dell’accordo con la CONI Servizi S.p.A. per la concessione dell’impianto sportivo dello Stadio Olimpico». Non sono state prese decisioni ma ci sono stati aggiornamenti sul lavoro di Cushman & Wakefield, l’advisor incaricato di stilare una graduatoria dei terreni migliori. Una scrematura è già stata fatta, un’altra sarà fatta nei prossimi giorni in cui le aree che saranno presentate ufficialmente tra qualche giorno, circa una decina, saranno quantomeno dimezzate. Formalmente, si avvierà poi il passaggio successivo, che di fatto è però già iniziato: il confronto con il Comune di Roma. Con il Campidoglio si sta valutando la compatibilità delle zone idonee con gli attuali strumenti urbanistici. La scelta ricadrà su quella che consentirà di costruire lo stadio nel minor tempo possibile. La decisione finale sarà presa entro fine anno. Il Cda ha poi provveduto alla Convocazione dell’Assemblea degli Azionisti, in sede ordinaria e straordinaria, «affinché la stessa deliberi in merito (…) all’adeguamento della tempistica relativa all’offerta in opzione ai soci della prima tranche di aumento di capitale di Euro 50 milioni, deliberata dall’Assemblea degli Azionisti del 30 gennaio 2012 e richiamata dal Consiglio di Amministrazione in data 14 maggio 2012». I soldi ci sono, gli americani hanno provveduto e provvederanno, l’aumento di capitale ci sarà a settembre soltanto per questioni tecniche.