(L. DANZA) Capitano della Roma Primavera campione d’Italia nel 2011, Alessandro Florenzi, romano e romanista, è stato promosso nella rosa della prima squadra dopo l’ottima stagione vissuta a Crotone, in serie B. La Romapur di riportarlo a casa ha speso oltre un milione di euro, ma a Trigoria tutti sono convinti che il ragazzo (è un classe 1991) ha prospettive interessantissime.
Quanto ha contato Zeman per farla tornare a casa?
«Per me ha contato molto sia quello che pensava il mister sia quello che pensava la società. Sono qui, sono felice e devo solo cercare di continuare a fare bene come sto facendo adesso».
Viene da una stagione brillante a Crotone, 12 gol senza calci di rigore, eppure si è parlato tanto solo di Insigne e Verratti.
«Per me parlano i numeri. Insigne e Verratti l’anno scorso hanno fatto molto bene ma anch’io ci sono riuscito, grazie ai compagni del Crotone che devo assolutamente ringraziare. Senza di loro adesso non sarei qui».
È una Roma carica di giovani: cosa significa per voi giocare in questa squadra?
«Per un giovane non è facile trovare spazio, e non solo qui nella Roma ma in tutte le squadre. Oltre ad essere giovani, però, qui sono tanto bravi: penso a Lamela, penso a Bojan, penso soprattutto a Pjanic che ha un anno più di me ma ha 60 partite in Champions e 100 in Ligue 1. Noi dobbiamo dare il massimo e ascoltare i consigli dei più grandi. E ce ne stanno dando tanti».
De Rossi domenica che consigli le ha dato?
«Mi ha detto di giocare il più semplice possibile, perché conosceva le mie qualità, e che poi, giocando insieme, avremmo trovato le giuste tecniche di gioco».
Totti e De Rossi a parte, lei è l’unico romano (insieme al baby Romagnoli) del gruppo. Che sensazioni ha?
«Sono sensazioni forti, perché essendo tifoso anch’io della Roma, sento questa maglia. Non dico più degli altri, ma sicuramente la sento tanto. Per me è una grande cosa far parte della rosa della Roma».
Si sente pronto per fare il titolare?
«Il posto ce lo dobbiamo tutti guadagnare sul campo, come ci dice il mister. Noi dobbiamo solo allenarci e fare bene durante la settimana poi sarà mister Zeman a stabilire chi starà meglio. E giocherà chi starà meglio».
Non le sembra strano che la Roma sia stata costretta a riacquistarla?
«Sono cose legate alle dinamiche di mercato. Se l’anno scorso fossi rimasto a Roma, avrei giocato ben poco. Quindi è giusto essere andato a farmi le ossa a Crotone. È anche per quello che ora sono qui».
Qual è il ruolo in cui può dare il meglio?
«Se ho fatto l’esterno basso a Crotone e in nazionale, non vedo perché non posso farlo nella Roma; anzi, lo farei forse con più voglia. Il ruolo che più mi appartiene, però, è quello dove sto giocando adesso, da intermedio. Ma se dovessi giocare terzino destro o ala, non ci sarebbero problemi».
Obiettivi?
«Giocare il più possibile è l’obiettivo di tutti, ma dipenderà sicuramente da me, da quello che farò di settimana in settimana, di partita in partita. Mi fa piacere, intanto, che il mister mi stia dando tanta fiducia, far parte del progetto».