(C. Zucchelli) – Che avesse giocato si poteva intuire, visto che Dodò non si vede mai e Taddei non è proprio una prima scelta. Ma che Federico Balzaretti all’esordio con la maglia della Romarestasse in campo per 90 minuti era difficile da prevedere. E invece Zeman non solo lo ha schierato dall’inizio ma non lo ha tolto mai, evidentemente colpito, lui come tutti, dall’autorità con la quale l’ex palermitano si è preso la fascia sinistra. Sembrava giocasse coi compagni da sempre: li chiamava per nome, incitava chi sbagliava, non aveva problemi a parlare in campo e a farsi sentire. Difficile immaginare un esordio migliore e non solo perché gli avversari erano davvero poca cosa. Balzaretti, che in camera a Irdning sta con Piris, che viene da un Europeo giocato insieme a De Rossi e che viene raccontato come un ragazzo molto educato e serio, si è regalato gol e assist. Dopo quattro minuti dalla sinistra appoggia per Totti che apre le marcature, dopo 20, su passaggio di Destro, in tuffo di testa mette a segno il 3-0. I capelli si sciolgono, lui sorride, raccoglie l’elastico, li lega di nuovo e va a dare il “5” al giovane compagno per l’assist. Poi ricomincia a correre, a servire palloni, a dettare persino i tempi dei passaggi. Chiude faticando un po’ ma è normale considerando che per lui si trattava della prima partita dopo l’Europeo.
Oggi, dopo l’allenamento della mattina, verrà presentato dal direttore sportivo Sabatini e dirà le sue prime parole da romanista. Finora ha parlato soltanto per rivolgersi ai suoi ex tifosi del Palermo, che tanto gli hanno dato in questi anni. Ci teneva e ha scelto il sito della società siciliana per salutarli: «Mi avete incitato tante volte dagli spalti del Barbera e da quegli degli stadi italiani ed europei. Ora sono io a rivolgervi un applauso e un ringraziamento». E così ha fatto, a nome suo e della sua famiglia. Della moglie, che continuerà a vivere a Parigi ma farà la spola con Roma dove per lei potrebbero aprirsi prospettive di lavoro anche al teatro dell’Opera, e delle figlie. Due vivranno con lui nella Capitale mentre Julia, la più piccola, farà la viaggiatrice con la mamma. Una famiglia allargata, quella di Balzaretti, che sicuramente ha contato nella sua scelta di accettare l’offerta della Roma. Una trattativa breve, condotta in prima persona da Sabatini che ha sfruttato i buoni rapporti col Palermo e, soprattutto, col giocatore. A 31 anni, da compiere a dicembre, Balzaretti si trova di fronte alla grande opportunità della carriera. Il talento c’è, l’esperienza pure. La duttilità idem. E in una squadra che aveva un disperato bisogno di esterni sono tutte buone notizie.