Il centrocampista dgiallorosso Marquinho è intervenuto ai microfoni di Roma Channel. Ecco le sue dichiarazoni:
Come va, come ti senti?
“Un po’ meglio, dopo tanto allenamento mi sento bene e penso che 10 giorni in più e staremo al 100%. E’ tutto a posto”.
Ieri la prima amichevole ad Irdning, contro un avversario non straordinario. Però si iniziano a vedere i nuovi meccanismo di gioco
“Credo che già si veda la mano dell’allenatore. La si può vedere visto che abbiamo già giocato diverse amichevoli. Dopo le difficoltà iniziali stiamo entrando in forma e staiamo migliorando: ci sono tutti i giusti segnali per assistere alla nuova stagione”.
Ricordo il tuo primo gol col Novara di testa, Come hai vissuto quel momento?
“E’ stato il mio più bel momento alla Roma. Tutto il lavoro fatto ha dato i suoi frutti, ho visto il riconoscimento dell’allenatore, dei tifosi, dei dirigenti. Un momento magico e unico. Spero che possa essere solo il primo di tanti momenti speciali”.
Molti si chiedono del tuo ruolo, spesso il mister ti schiera nel trdiente offensivo. Può essere una soluzione?
“E’ una possibilità, non è il ruolo che prediligo ma se il mister me lo chiedo lo faro tranquillamente”.
Ti è mai capitato di allenarti in questa maniera?
“No, non mi è mai capitato di allenamermi cosi duramente. Rispetto le idee del mister, penso possano dare molti risultati”.
Come ti trovi a Roma?
“Vivere a Roma è la parte più facile, in cinque mesi non sono riuscito ancora a vedere tutte le meraviglie della città”.
Il tuo paese, che ora è la quinta economia al mondo. I giocatori tornano li a giocare, è cambiato molto?
“Effevamente è cambiato qualcosa a livello finanziario, ma non a livello calcistico. E’ vero, molti giocatori ritornano, ma arrivano anche stranieri che vogliono conoscere un calcio diverso”.
Sei contento che le cose siano cambiate nel tuo paese?
“Ho vissuto momenti difficili, non si vive di solo calcio. Io sono sempre rimasto me stesse, non sono cambiato e non cambierò, con più o meno soldi. Ho valori precisi che mi fanno essere un uomo milgiore e mi aiutano a crescere”.
I brasiliani arrivati in squadra, Castan e Dodò. Ce li descrivi?
“Dodò e giovane, ho giocato una volta contro di lui ed era stato il milgiore. E’ un buon ragazzo, sono sicuor che possa avere un grande futuro. Leandro ha più esperienza, soprattutto dopo la Libertadores. Un padre di famiglia, vive un ottimo momento di forma. Farà un grande campionato”.
Pjanic diceva che la Roma può arrivare tra le prime tre…
“Anche io, visto come la squadra sta lavorando non penso che le cose possano andare storte”.
Cosa ti aspetti per il prossimo anno?
“Lo scorso anno ho fatto vedere meno delle mie possibilità, ho sentito un po’ la pressione per il riscatto. Ora sono tranquillo e posso giocare con più spensieratezza, sono ottimista”.
Fonte: roma channel